L’occhio vigile delle istituzioni per prevenire azioni di terrorismo passa anche attraverso il controllo delle auto senza conducente prese a noleggio e, in questa opera di prevenzione, un ruolo strategico lo svolge il comparto degli autoriparatori, chiamato per legge, seppure senza sanzioni, a notificare su specifica piattaforma ogni noleggio effettuato, con nominativo del richiedente, data e luogo d’inizio e di fine del noleggio.
È a partire da questo contesto che la categoria degli Autoriparatori di Confartigianato Fvg e i referenti delle Questure di Gorizia, Udine e Pordenone hanno avuto oggi a Trieste un confronto a pochi mesi dall’entrare in vigore della piattaforma CaRGOS avvenuta il 24 ottobre dello scorso anno, al fine di verificare la messa in pratica e i possibili miglioramenti per rendere il processo il più rispondente alle finalità della norma.
In particolare, il capocategoria regionale dei Meccatronici-Gommisti, Oscar Zorgniotti, e il capocategoria regionale dei Carrozzieri, Giuliano Grendene, hanno messo in rilievo l’opportunità «di un miglioramento della procedura d’inserimento delle pratiche per un risparmio di tempo, cioè di costi per le aziende, e quindi per rendere ancora più efficace l’apporto della categoria». Nello specifico, gli esponenti di Confartigianato Fvg hanno chiesto “«”di rendere possibile l’autocompilazioine immediata – con luogo di consegna e ritiro dell’auto a noleggio – e l’affinamento di alcune parti della piattaforma in cui vi è la richiesta di dati ridondanti”.
Nel corso del confronto, è stato inoltre specificato che “la norma non prevede sanzioni per l’azienda nel caso di inadempimento – sintetizzano Zorgniotti e Grendene – e che essa non funge da registro a carico dell’aziende, ma da procedura di controllo da eseguire in presenza del richiedente del noleggio, a garanzia della sicurezza dell’azienda stessa. Nel caso in cui l’azienda sia inadempiente per dolo, incorrerà nel reato di inottemperanza”.
I due rappresentanti di categoria hanno ringraziato le Questure per la disponibilità dimostrata, dichiarandosi soddisfatti dei risultati dell’incontro. Zorgniotti evidenzia che “al tavolo abbiamo portato le criticità operative riscontrate negli ultimi mesi e siamo fiduciosi che alcuni suggerimenti trasmessi possano essere recepiti da chi di competenza. La piattaforma è sì un adempimento di legge, ma deve diventare uno strumento di tutela per l’azienda di autoriparazione, senza che questo sia un ulteriore peso nella frenetica operatività quotidiana. Erano necessari alcuni chiarimenti normativi considerando i tanti dubbi che abbiamo raccolto tra i nostri colleghi dall’introduzione operativa della Piattaforma CaRGOS”. Grendene conferma che “la categoria crede fortemente in un confronto che possa portare ad una maggiore diffusione ed efficienza di questo importante strumento: la pubblica sicurezza è interesse di tutti. Tutti gli attori coinvolti devono essere consapevoli del loro ruolo e la collaborazione tra di essi genera sempre un miglioramento della procedura: l’incontro avuto con le Questure lo dimostra”.
I referenti di Confartigianato Fvg per la categoria Autoriparazione si sono resi disponibili anche per raccogliere e approfondire dubbi o richieste degli associati, inoltrandole alla Questura di competenza.
(Foto: archivio)