Il Consorzio Innova Fvg, in collaborazione con Confindustria Udine, organizza un convegno lunedì 11 aprile, con inizio alle 14.15, a palazzo Torriani, nell’ambito del progetto Nanocoat. La giornata sarà dedicata alla presentazione degli studi commissionati dal Consorzio Innova Fvg, nell’ambito del progetto Nanocoat relativi alle tecnologie e ai materiali sostitutivi del cromo esavalente e all’Eco-magnesio.
Interverranno Michele Morgante, presidente del Consorzio Innova Fvg, Luca Lusvarghi, Roberto Giovanardi e Giovanni Bolelli, dell’Instm Unità di Ricerca Università di Modena e Reggio Emilia. Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari (“Tecnologie e materiali innovativi utilizzabili in sostituzione al Cromo esavalente”) e da Valeria Adriani, responsabile tecnico Matech – PST Galileo (“Le potenzialità di impiego dell’ECO-magnesio in ambito industriale”).
I temi connessi alla pericolosità del cromo esavalente Cr(VI) per uomo e ambiente sono emersi già da diversi anni. La Direttiva del Parlamento europeo sulla protezione dei lavoratori dai rischi correlati all’esposizione lavorativa a sostanze carcinogene e mutagene 2004/37/EC prevede che ogni Stato membro imponga la riduzione e la sostituzione del Cr(VI). Lo studio, realizzato da Instm – Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali – attraverso l’Unità di Ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia illustra le nuove tecniche per la sostituzione della cromatura dura a spessore in applicazioni meccaniche, le alternative più promettenti alla cromatura decorativa esavalente e ai processi di passivazione cromica dei metalli.
L’Eco-Magnesio rappresenta la risposta alla problematica ambientale finora strettamente legata al processo di trasformazione del magnesio. Si tratta di una nuova tipologia di lega che permette il processo di pressofusione in aria senza l’aggiunta di gas passivanti. Oltre a vantaggi ambientali, legati al processo produttivo, e di sicurezza le leghe di Eco-magnesio hanno prestazioni migliori in termini meccanici, termici e di ossidazione. Lo studio, realizzato da Matech – Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, mette a confronto tecniche di lavorazione, caratteristiche e applicazioni delle leghe di magnesio e di Eco-magnesio.