Sono stati resi noti oggi i risultati al 30 settembre 2022 del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, che dimostrano la capacità di produrre risultati positivi anche in un contesto di particolare complessità. Nei primi nove mesi del 2022 il Gruppo è stato in grado di generare utili in modo continuativo grazie a un equilibrato e diversificato modello di business.
Il risultato netto aggregato si attesta a 877 milioni di euro (+12% a/a), di cui 685 milioni di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole. L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a 95 miliardi di euro e una raccolta totale pari a 306 miliardi di euro. Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.000 collaboratori e circa 5,3 milioni di clienti.
L’utile netto consolidato, al netto degli oneri derivanti dall’integrazione di Creval, si attesta a 387 milioni, in crescita del +26% adjusted rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Includendo gli oneri derivanti dall’integrazione di Creval (pari a 21 milioni di euro al netto delle imposte) il risultato si attesta a 365 milioni di euro.
L’attività commerciale dei primi nove mesi 2022 conferma il trend di crescita registrato nei trimestri precedenti, beneficiando di un mix di prodotti diversificato su tutte le linee di business, seppur in un contesto di mercato complesso.
Crédit Agricole Italia ha proseguito anche nel 2022 l’implementazione di servizi innovativi per proporre ai clienti un’operatività omnicanale completa e competitiva sul mercato. Continua la crescita dei clienti attivi in App (+22% a/a), portando al raggiungimento di un livello di clienti digitalizzati pari all’80%. Sono aumentate significativamente le transazioni fatte sui canali digitali (pari all’88% del totale) e le operazioni a distanza in Mobile Collaboration (volumi +104% rispetto all’anno precedente).
Accanto ai Village di Milano e Parma, lo scorso settembre è stato inaugurato ufficialmente Le Village by CA Triveneto. Con l’aggiunta del Triveneto, gli ecosistemi del Gruppo contano oggi 135 startup, 77 aziende partner e 110 abilitatori. In partenza la seconda edizione del progetto Village Experience, l’iniziativa in sinergia con Le Village di Parma, per avvicinare i colleghi delle entità del Gruppo Crédit Agricole all’Ecosistema dell’innovazione dei Village.
Nel corso del 2022 il Gruppo ha ampliato ulteriormente le iniziative in ambito di sostenibilità, prestando particolare attenzione alle tre tematiche di mobilitazione collettiva: agire in chiave sostenibile per il clima e la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio; rafforzare la coesione e inclusione sociale; agevolare una transizione agri-agro. In particolare, prosegue l’impegno legato alla Net Zero Banking Alliance, accordo internazionale assunto nel 2021 da Crédit Agricole SA, con l’obiettivo di raggiungere la Net Zero entro il 2050: questa sfida comporta la necessità di implementare strategie e soluzioni in grado di contrastare il cambiamento climatico e di accompagnare le imprese verso la transizione sostenibile.
FRIULADRIA. L’utile di Crédit Agricole FriulAdria nei primi nove mesi è pari a 64,7 milioni di euro (+15% a/a). “Come Crédit Agricole FriulAdria siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno in Friuli Venezia Giulia e Veneto”, ha commentato il direttore generale Carlo Piana. “L’utile di periodo sfiora i 65 milioni ed è in crescita del 15% rispetto allo stesso mese del 2021. I nostri impieghi aumentano del 3% rispetto a dicembre e si attestano a 8,4 miliardi. Anche le nuove erogazioni di credito sono in forte sviluppo e ammontano a 860 milioni, soprattutto per effetto degli oltre 3mila nuovi mutui casa concessi alla clientela. Quasi 17 mila i nuovi rapporti acquisiti al 30 settembre, con un indice di raccomandazione della clientela in costante miglioramento. Tutto ciò, unitamente a 44 nuove assunzioni, ci rende orgogliosi del lavoro fin qui svolto, per il quale desidero ringraziare tutte le persone di Crédit Agricole FriulAdria. È importante osservare come la nostra performance, che probabilmente alla fine dell’anno costituirà il miglior risultato della storia della Banca, è stata favorita dalla sempre maggiore integrazione nel Gruppo di cui facciamo parte e con il quale presto diventeremo un’unica banca al servizio del Paese”.