Dall’aerospazio alla meccatronica, sono diversi i settori dell’industria interessati al Big science business forum, in programma a Trieste a ottobre 2024. Nei quattro giorni di eventi le infrastrutture della ricerca europea dialogheranno con le imprese sulle prospettive di business legate alle big science. I principali settori interessati a questa grande opportunità sono, oltre alla meccatronica e all’aerospazio, l’ingegneria civile, la meccanica dei fluidi e tutta una serie di altre attività di nicchia di piccole imprese.
Il forum – ha detto il presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia, Antonio Paoletti – è “un’opportunità enorme per il territorio. Starà un po’ a noi cercare di far diventare questo un evento importante per poterlo radicare: il forum si può infatti trasferire in una fiera delle intelligenze e dei prodotti. Come Cciaa siamo interessati al forum in particolare per il progetto che stiamo portando avanti, un progetto del distretto aerospaziale, per il quale siamo già in fase avanzata ed entro primi mesi 2024 sarà concluso”. “Stiamo assistendo in tutti i campi – ha aggiunto l’assessore regionale al Lavoro e ricerca, Alessia Rosolen – a un’accelerazione impressionate dei fenomeni di cambiamento. Pertanto in questo periodo storico siamo chiamati a fare un grande salto, dando risposte urgenti all’altezza della portata dei mutamenti in atto e creando opportunità importanti per il mondo della ricerca, per l’industria ma anche per i giovani. Il Big science business forum è sicuramente una di quelle occasioni che non vanno sprecate”.
Il mercato delle big science, con un volume d’affari pari a circa 10 miliardi di euro l’anno in costante crescita, richiama non solo industrie ma anche piccole medie imprese specializzate in tecnologie d’avanguardia, offrendo al Fvg e al sistema Italia l’opportunità di partecipare alla creazione di un mercato europeo di riferimento per i grandi “player” della scienza. “Trieste e la nostra regione possono vantare realtà di livello internazionale nel campo della ricerca. Chi vive in questo territorio, in particolare i giovani, hanno la fortuna di avere questi istituti a portata di mano. Per questo – ha annunciato Rosolen – nell’ambito del Bsbf saranno anche organizzati eventi di recruiting per aiutare le nostre ragazze e i nostri ragazzi ad entrare in un settore particolarmente stimolante e affascinante come quello scientifico”.
“I giovani fanno bene a mettere in risalto quegli aspetti della nostra società che non vanno bene. Il Bsbf – ha concluso Rosolen – rappresenta però una straordinaria occasione per loro per dialogare con il mondo della ricerca e con le aziende del nostro territorio”.