I risultati dell’indagine congiunturale sul secondo trimestre 2021 (in allegato) realizzata da Confindustria Friuli Venezia Giulia, sono, come di consueto, commentati dal Presidente regionale Giuseppe Bono.
“I dati, sia congiunturali sia tendenziali, sono facilmente analizzabili in quanto il loro andamento null’altro è che la fotografia degli effetti della pandemia che da, oltre un anno, ha colpito il nostro Paese ed il mondo intero. L’andamento positivo degli indicatori si spiegano in buona parte con il recupero delle posizioni perse durante la fase più buia dell’epidemia; la vera sfida consiste nel trasformare tale crescita in strutturale”.
“A tal proposito mi pare opportuno – sottolinea il Presidente Bono – evidenziare, in questa sede, alcune priorità, ormai non più rinviabili per rilanciare la crescita e lo sviluppo. L’Italia deve imparare a fare squadra, a comprendere che solo attraverso l’impegno di tutti, che solo attraverso la consapevolezza del bene collettivo quale patrimonio comune da tutelare e valorizzare, si potrà arrivare ad un Paese al passo con i tempi”.
“Altro elemento importante, dal punto di vista economico ma anche sociale, dovrà essere dato dalla creazione delle condizioni per la crescita – anche finanziaria- delle PMI, perché solo così questo importante segmento produttivo del Paese potrà competere in una economia non più di territorio ma sempre più mondiale. Lo stesso sistema confindustriale del Fvg – sottolinea Bono – ha ritenuto essenziale perseguire questo modello di allargamento e crescita della rappresentanza. Proprio perché consci che il limite regionale va ampliato, ci accingiamo a unificare il nostro operato con la Confindustria Veneto e quella del Trentino”.
“Sono certo che costituirà un modello più coerente di rappresentanza di un sistema produttivo che – specie nel Nord Est del Paese – ha sempre cercato, quasi sempre con successo, di guardare oltre i limiti territoriali”.