Il Wto ha riconosciuto il diritto degli Stati Uniti ad applicare dazi aggiuntivi su alcuni prodotti importati dall’Unione Europea, come contromisura ai sussidi elargiti al consorzio Airbus. Dazi per un valore di 7,5 miliardi di dollari che entreranno in vigore il prossimo 18 ottobre.
Gli Usa hanno già pubblicato una prima lista di prodotti agroalimentari sui quali verrà applicato il dazio aggiuntivo del 25 per cento.
La categoria del prosciutto crudo – e quindi anche il San Daniele – non rientra in tale lista. Colpiti sono i salami, le mortadelle e alcuni prosciutti cotti. La lista però potrà essere modificata in base all’esito della trattativa ancora in corso tra Stati Uniti e i vertici europei.
Per il prosciutto friulano eventuali oneri doganali sarebbero un brutto colpo per un mercato, come quello statunitense, che continua a crescere e che nel primo semestre di quest’anno ha registrano un incremento delle vendite del 4 per cento. Gli Usa rappresentano per la Dop San Daniele un quinto delle esportazioni, che complessivamente pesano per il 17% delle vendite totali, ed è la seconda destinazione dopo la Francia.