Domani partono ufficialmente i lavori per la realizzazione dell’elettrodotto aereo a 380 kV “Udine Ovest – Redipuglia” da parte di Terna. I cantieri partono, così, dopo dieci anni di procedure amministrative e braccio di ferro con ambientalisti e alcune amministrazioni comunali. Si tratta di una delle infrastrutture più importanti costruite in Friuli negli ultimi anni e il primo elettrodotto ad altissima tensione realizzato nella regione degli ultimi 30 anni.
Primo passo i lavori nell’area della futura stazione elettrica Udine Sud, situata tra i comuni di Santa Maria la Longa e Pavia di Udine. La localizzazione della stazione, concordata con gli enti Locali, è stata ritenuta la più idonea perché minimizza la lunghezza dei raccordi con le linee elettriche, essendo vicina sia al tracciato del futuro elettrodotto 380kV, sia a quello dell’esistente elettrodotto 220kV. Quest’ultimo, una volta entrato in esercizio la nuova linea, potrà essere dismesso nel tratto dalla nuova stazione di Udine Sud derivazione Safau alla stazione di Redipuglia per circa 20 chilometri; tale dismissione è parte del piano di smantellamenti di 110 chilometri di vecchie linee, connesso alla realizzazione dei 40 chilometri di nuovo elettrodotto.
L’area di cantiere per la stazione elettrica, di circa 6,7 ettari cui se ne sommano altri 6 per i mascheramenti effettuati con piantumazioni di alberi e arbusti, è già stata interessata negli scorsi mesi dalle ispezioni geognostiche, e, più di recente, dall’attività di bonifica ordigni bellici e dalla caratterizzazione acustica. La zona sarà recintata e a breve prenderanno il via gli scavi per le opere civili, necessarie all’installazione delle strutture elettriche.
L’intervento complessivo, del valore di 110 milioni di euro, coinvolgerà circa 340 persone e 10 imprese affidatarie, più le subappaltatrici, selezionate attraverso procedure di gara a valenza comunitaria.
L’elettrodotto “Udine Ovest – Redipuglia” e la stazione di Udine Sud, inseriti nell’elenco degli interventi strategici della delibera del 31 gennaio scorso dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che ha individuato le opere prioritarie per la riduzione del costo dell’energia per gli utenti, oltre alla sicurezza contro il rischio di disservizi, permetteranno 60 milioni di euro l’anno di risparmio in bolletta.