Dti Electronic Manufacturing Services, azienda internazionale con sede a Udine, annuncia la conclusione dell’accordo vincolante per l’ingresso al 20% nel capitale di Ame, specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi elettromeccanici integrati. L’operazione si caratterizza per l’elevato grado di complementarità tra le offerte delle due aziende; grazie alle diverse specializzazioni in ambito engineering sarà possibile creare nuove sinergie per la crescita sui mercati di riferimento.
Le due realtà friulane costituiranno un nuovo importante polo per il territorio e potranno mettere a fattor comune la componente tecnologica, di vitale importanza per entrambe le società, ottimizzando gli sviluppi e le nuove implementazioni.
Ame nasce nel 2010 con sede a Palmanova raccogliendo know-how ed elevate expertise nei campi dell’elettronica e meccatronica. Nel tempo si qualifica sul mercato non solo per la realizzazione di sistemi elettromeccanici embedded ma anche per le soluzioni di monitoraggio remoto e human-machine interface. Alessandro Mattaloni, Ceo e Project manager di Ame, rimarrà in forza all’azienda, così come tutto il team.
“In linea con il nostro Piano Industriale 21-26, l’ingresso nel capitale sociale di Ame conferma il progetto strategico di Dti – ha commentato Alessandro Dalla Torre, Ceo e Co-Founder di Dti – volto a sviluppare nuove applicazioni per supportare l’espansione commerciale, posizionandosi con maggiore forza sui mercati di interesse e valorizzando le collaborazioni sul territorio. Conosciamo ormai da tempo il team di Ame grazie alle preziose collaborazioni instaurate in questi anni e siamo consapevoli dell’inestimabile valore aggiunto acquisito con le professionalità delle sue risorse”.
“Con questo passo sarà possibile integrare nuove competenze e arricchire le soluzioni offerte ai nostri clienti, potendo contare su know-how e su valori condivisi come la spinta all’innovazione e la condivisione delle esperienze. Grazie a Dti potremo contare su nuovi sbocchi commerciali maggiormente strutturati”, commenta Mattaloni.