“Nessuna “campagna diffamatoria”, come l’ha definita il presidente dell’Ance Fvg Roberto Conteessi, ma un’azione fatto a sostegno delle piccole e medie imprese, certi di aver fatto il nostro dovere. Dispiace che Ance, per affermare le proprie posizioni, che rispettiamo pur non condividendole, si esprima con giudizi affrettati e, soprattutto, non rispondenti al vero”. Confartigianato Fvg, Cna Fvg, Api Fvg, LegaCoop Produzione e Servizi Fvg e Confcooperative Lavoro e Servizi Fvg ribattono così alle affermazioni del presidente dell’Ance Fvg Roberto Contessi che, auspicando la reintroduzione dell’ecobonus e sismabonus, ovvero lo sconto direttamente in fattura dei benefici fiscali per interventi antisismici e di efficientamento energetico in vigore dal luglio scorso e abrogato con la legge di Bilancio 2020 approvato dal Parlamento il 24 dicembre, ha imputato ad alcune categorie, tra cui gli artigiani, di aver «fatto una campagna diffamatoria» sulla norma.
“Non condividiamo la posizione dell’Ance sull’ecobonus e sul sismabonus ma non ci siamo mai permessi di dare giudizi al riguardo”, aggiungono i vertici delle categorie che il 9 novembre scorso a Udine avevamo promosso un appuntamento con tutti i parlamentari del Friuli Venezia Giulia per spiegare gli effetti negativi che la legge stava provocando sulle piccole e medie imprese della filiera interessata, cioè la maggior parte delle aziende del settore operanti in Friuli Venezia Giulia.
“Ribadiamo la necessità della battaglia condotta – proseguono le sigle che hanno chiesto l’abrogazione dello sconto in fattura del sismabonus ed ecobonus -, in attesa ora di capire se il Governo attiverà un tavolo di confronto sulla materia. Di certo, non per forza gli interessi delle piccole e medie imprese devono collimare con quelle dei grandi player. Per giunta – rincarano -, in una regione dove, ad eccezione di alcune realtà, le grandi aziende non appartengono all’Ance”.
“Quanto al rischio di evasione fiscale, che nella visione dell’Ance sarebbe stato «limitato in maniera importante” dalla norma abrogata, artigiani, piccole imprese e cooperative Fvg sottolineano l’impegno al lavoro nella legalità quale elemento costitutivo del sistema, respingendo ogni possibile sottointeso a tale ragionamento.
Confartigianato Fvg, Cna Fvg, Api Fvg, LegaCoop Produzione e Servizi Fvg e Confcooperative Lavoro e Servizi Fvg si dicono dispiaciuti anche per la forma con cui l’Ance si è espressa. “Denota scarsa sensibilità per le relazioni sindacali – sostengono – e indebolisce il rapporto di collaborazione che si era creato con gli Stati generali delle Costruzioni Fvg”.