Sul futuro di Electrolux mercoledì 12 luglio è in programma a Roma un incontro tra il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ed Electrolux per affrontare le situazioni di crisi della multinazionale svedese in Italia. Un ulteriore tassello, dopo lo stop a qualsiasi vendita ai cinesi di Midea Intanto
Trovato l’accordo sulla gestione degli ammortizzatori per lo stabilimento di Porcia di Electrolux, alle prese con un sensibile calo di volumi nella produzione delle lavatrici. Dopo una lunga trattativa nella serata di lunedì, azienda e sindacati hanno trovato la quadra. Nelle settimane tra il 17 e il 28 luglio, ci saranno 6 ore in fabbrica e due di cassa integrazione – sul modello attuale – e due o tre giornate saranno di chiusura collettiva. Si andrà così da un minimo di 38 a un massimo di 44 ore di cassa al mese. Ad agosto chiusura per ferie dal 7 al 20. In seguito, ogni ricorso alla Cigo avverrà attraverso giornate di chiusura collettiva, alle quali si allineerà anche il magazzino ricambi, che serve tutto il Gruppo in Italia.
“Siamo soddisfatti dell’accordo – fa sapere Gianni Piccinini, segretario regionale della Fim Cisl – che aiuta Electrolux ad alleggerire i conti e consente ai lavoratori di non bruciare eccessivamente gli ammortizzatori”.
I sindacati siederanno di nuovo al tavolo con l’azienda il 2 agosto per discutere delle prospettive dei volumi dell’autunno. Fino al 31 dicembre restano disponibili 10 settimane di cassa da utilizzare in modo razionale: a settembre potrebbe non servire ma da ottobre in poi i dubbi sono molti. Non è escluso, se la situazione dovesse aggravarsi il ricorso a un contratto di solidarietà, ma al momento è un’ ipotesi estrema. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO