L’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino FVG, dopo il X° aumento consecutivo dei tassi BCE, dal 15 Sett. u.s., ha rilevato che i tre tassi di interesse di riferimento sono aumentati di 25 punti base portando il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali da 4,25 al 4,50%.
L’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, inoltre, è di 4,58, mentre negli ultimi giorni l’Euribor, indice di riferimento dei mutui a tasso variabile, si è attestato attorno al 3,67% per quello a 1 mese, al 3,84% per quello a 3 mesi.
Per il Movimento Difesa del Cittadino si tratta dell’ennesima bastonata per le famiglie, soprattutto per quelle che hanno tasso variabile. “Se l’aumento deciso dalla Bce dovesse essere traslato interamente sul mercato, l’Euribor salirebbe a quota 3,92% (quello a 1 mese), e arriverebbe al 4,09% quello a 3 mesi“, avvertono dall’osservatorio.
“Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile è destinata quindi a salire ulteriormente con un aumento medio tra i 20 e i 25 euro equivalente a un ulteriore aggravio annuo pari in media a 240/300 euro. Un rincaro che, per i piani di ammortamento alla francese, vale per chi ha sottoscritto da poco il contratto e ha ancora una quota di interessi molto alta, ma che diminuisce man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale”.
“Se si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 275 e i 360 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle Famiglie comprese tra i +3.300 e +4.320 euro all’anno”, spiega Il vicepresidente di MDC FVG, A. Atzori. “Un esborso che molte Famiglie non possono permettersi e che sta avendo effetti negativi sull’intero settore immobiliare, infatti nel secondo trimestre 2023 c’è stata una riduzione dei volumi di compravendita del 16%
rispetto al secondo trimestre 2022”.
“L’indebitamento medio in Friuli V.G – sottolinea il pres. di MDC FVG, R.G. Englaro – si attesta a 36.218 euro. Non è certo casuale se, nell’ultimo anno, ben 1 Famiglia su 5 con un mutuo a tasso variabile ha dichiarato difficoltà nel pagamento delle rate”.