Il Consiglio di Amministrazione di Eurotech ha esaminato e approvato i risultati dei primi nove mesi del 2022. Il periodo segna ricavi in crescita organica del 32,8% anno su anno (26,8% a cambi costanti). Includendo il contributo della neo-acquisita InoNet, la crescita sale al 36,1% (29,9% a cambi costanti).
Come già osservato nei primi sei mesi dell’anno, il business embedded ha avuto un ruolo determinante nella crescita del fatturato, come previsto dal management per l’anno in corso. La crescita organica del business nell’Edge IoT ha mantenuto un tasso di circa il 21,4%, mentre la crescita complessiva nei nove mesi sale al 41,6% grazie al contributo di InoNet per il solo mese di settembre. Gli ordini a piano non consegnati causa irreperibilità dei componenti elettronici ammontano a circa 2 milioni di euro. Una parte di questi ritardi sarà recuperabile nel prossimo trimestre.
Anche nel terzo trimestre la struttura operativa ha dedicato molte risorse ed energie per il reperimento tempestivo dei componenti elettronici necessari per finalizzare la produzione degli ordini in portafoglio: le opportunità di acquisto anticipato di componenti critici sono state colte, accettando un incremento delle giacenze a magazzino oltre i nostri parametri operativi tradizionali.
L’attivazione della leva operativa nel terzo trimestre ha consentito il raggiungimento di un EBITDA adjusted al 12% dei ricavi, un valore che ha permesso il completo recupero dell’EBITDA negativo dei primi due trimestri.
Questo risultato è stato possibile anche grazie ad un primo margine al 47,9% nel terzo trimestre, in rialzo di 370 bps rispetto al secondo trimestre grazie alle azioni di aumento dei prezzi, di riprogettazione di alcuni prodotti che utilizzano componenti critici e ad azioni mirate sulla supply chain.
I ricavi consolidati nei primi nove mesi del 2022 sono stati pari a 59,83 milioni, rispetto a 43,95 milioni nei nove mesi del 2021, con un incremento del 36,1% (+32,8% a cambi costanti). Al netto dei fatturati inter-company, gli Stati Uniti hanno generato un fatturato pari al 44,3% del totale (nove mesi 2021: 47,9%) seguiti dal Giappone con il 34,1% (nove mesi 2021: 29,2%), mentre l’area europea rappresenta il restante 21,7% (nove mesi 2021: 22,9%).
L’area giapponese è quella che ha espresso una crescita maggiore anno su anno, grazie alla forte raccolta ordini dai clienti che operano nel settore delle macchine per la produzione di chip. L’area americana è cresciuta anch’essa in doppia cifra sulla spinta del trend del business embedded tradizionale, come già visto nel corso del 2021. Grazie all’accelerazione nel terzo trimestre del business dei sistemi di Edge Computing per applicazioni nell’autonomous driving, anche l’area europea ha ottenuto una crescita in doppia cifra in linea con le altre aree. Il primo margine del periodo in esame, in termini di incidenza sul fatturato, si attesta al 44,8% e va a confrontarsi con un’incidenza del 46,7% nei dodici mesi del 2021 e con un valore del 47,4% dei nove mesi del 2021. Il trend del primo margine è in progressiva crescita e normalizzazione: il primo trimestre aveva registrato un valore di 40,9%, il secondo trimestre ha espresso un valore di 44,2%, e il terzo trimestre ha mostrato un valore di 47,9%.
I costi operativi al lordo delle rettifiche operate e al netto dei costi non ricorrenti ammontano a 27,48 milioni, e vanno a confrontarsi con 25,06 milioni nei primi nove mesi del 2021. L’incremento di 2,42 milioni include dei costi una tantum di recruiting per 0,5 milioni e dei costi non ricorrenti per l’acquisizione di InoNet per 0,9 milioni. L’andamento dei costi operativi è in linea con il piano di allineamento della struttura operativa alla strategia.
L’EBITDA ammonta a 0,49 milioni (0,8% dei ricavi), rispetto a -3,11 milioni nel 2021 (-7,1% dei ricavi). Al netto dei costi non ricorrenti, l’EBITDA adjusted dei primi nove mesi è stato di 1,41 milioni (2,4% dei ricavi), rispetto a -1,64 milioni nel 2021 (-3,7% dei ricavi). Anche per l’EBITDA nel corso dei trimestri si è riscontrato un trend di miglioramento: il primo trimestre aveva espresso un valore di -1,00 milioni, il secondo trimestre si è attestato a -0,57 milioni, mentre il terzo trimestre ha raggiunto un valore di -2,05 milioni.
L’EBIT, ovvero il risultato operativo del periodo, è stato di Euro -3,17 milioni (-5,3% dei ricavi), rispetto a Euro -6,53 milioni del 2021 (-14,9% dei ricavi). In termini di risultato netto di Gruppo, il valore dei primi nove mesi è di -3,74 milioni (-6,3% dei ricavi), mentre era di -6,89 milioni nello stesso periodo del 2021 (-15,7% dei ricavi).
Il Gruppo presenta al 30 settembre 2022 una posizione finanziaria netta con un debito netto di 15,7 milioni, rispetto a un importo di cassa netta di 6,2 milioni al 31 dicembre 2021. La variazione della posizione finanziaria netta è stata determinata prevalentemente da tre fattori: per 10,37 milioni per l’uscita di cassa per il pagamento dell’acquisto di InoNet, per 4 milioni dal consolidamento della posizione finanziaria netta di InoNet, e per 8,8 milioni per l’aumento del capitale circolante correlato all’incremento delle rimanenze di magazzino. Le disponibilità liquide del Gruppo sono pari a 14,8 milioni al 30 settembre 2022, mentre erano di 31,7 milioni a fine 2021.
Il capitale circolante netto ammonta a 19,2 milioni al 30 settembre 2022, rispetto a 13,4 al 30 giugno 2022 e 10,4 milioni al 31 dicembre 2021. La crescita del capitale circolante è legata alla variazione del perimetro di consolidamento dovuto all’ingresso di InoNet per 2,3 milioni e alla dinamica degli acquisti di componenti per massimizzare la produzione del portafoglio ordini in essere. L’incidenza del capitale circolante netto sul fatturato pro-forma degli ultimi 12 mesi rolling – ovvero includendo virtualmente InoNet per tutto il periodo – si attesta al 20,2%. Il patrimonio netto del Gruppo ammonta a 108,3 milioni (Euro 110,4 milioni al 31 dicembre 2021).
La visibilità per l’anno 2022 data dal backlog di ordini è a circa 87 milioni per il perimetro di consolidamento storico e conferma la possibilità di una crescita organica a doppia cifra del fatturato sui dodici mesi. Il contributo di crescita inorganica derivante dalla neo-acquisita InoNet è stimabile per il 2022 in 4-5 milioni.
Le iniziative per mitigare il problema dello shortage di componenti elettronici attivate tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 hanno prodotto gli effetti desiderati e gli indicatori che il management controlla fanno ritenere che il trend in risalita del primo margine proseguirà anche nel quarto trimestre. Inoltre, nel secondo semestre il mix di vendita beneficerà della ripresa del business sui sistemi Edge AI per la ricerca sui veicoli a guida autonoma.
Nel corso del quarto trimestre proseguirà l’ingresso di nuovo personale nelle aree Marketing&Vendite e Ricerca&Sviluppo, la cui assunzione è già stata definita contrattualmente nei primi nove mesi. Continuerà così il processo di cambiamento dell’organizzazione per allinearla con le esigenze di implementazione della strategia delineata.