Finest riporta il bilancio in positivo: infatti, dopo che l’esercizio precedente si era chiuso con una perdita di 10,2 milioni di euro, la finanziaria regionale per l’internazionalizzazione delle imprese a giugno di quest’anno registra un utile al lordo delle imposte di oltre 1,2 milioni di euro e un risultato netto di bilancio, con valorizzazione del credito per imposte anticipate, di oltre 4 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione uscente, guidato dal presidente Renato Pujatti (nella foto), ha deliberato per l’esercizio in esame 13 interventi, per un importo complessivo di oltre 13 milioni di euro. L’erogato effettivo per l’esercizio ammonta a oltre 8,2 milioni di euro, cui si somma un ulteriore 1,1 milione di euro di intervento partecipativo in fondi di venture capital nazionali, ottenuti da aziende partner grazie all’intervento di Finest.
Attualmente la società, che è partecipata sia dalla nostra Regione sia dal Veneto, sta seguendo progetti di internazionalizzazione per un valore totale di 111,5 milioni di euro, nei quali Finest entra con iniezioni di equity. I conti della finanziaria sono stati travolti dalla crisi che ha colpito le imprese che in questi anni ha sostenuto nei Paesi del vicino Est europeo, non potendo operare per statuto nei mercati che, invece, nel frattempo si sono aperti e ancora oggi risultano trainanti. A parte la Russia, infatti, unico Paese Bric dove Finest può operare, si attende l’autorizzazione normativa che le consenta di operare anche in Turchia e nel Mediterraneo.