Oggi, Consumatori Attivi, assieme alle altre associazioni dei risparmiatori attive sul tema del risparmio tradito dalle due banche venete e dalle quattro banche dell’Italia centrale, hanno inviato una richiesta al Governo e a tutti i parlamentari di fare presto e mantenere le promesse elettorali.
In particolare, tra le altre cose, è stato chiesto di velocizzare l’iter per giungere all’indennizzo di tutte le 144.245 domande di accesso al Fondo indennizzo risparmiatori presentate (di cui a oggi ancora 4.000 circa risulterebbero in fase di istruttoria).
Oltre a ciò, risulta che la somma stanziata e pari a 1.575 milioni di euro sia stata utilizzata solo in parte, residuando, a oggi, la somma di circa 500 milioni.
“La somma che si trova nel Fondo Indennizzo Risparmiatori e che deriva dai rapporti dormienti, come da sempre promesso dal Governo e da tutte le forze politiche, deve essere ripartita tra i risparmiatori che hanno avuto accesso al Fir. Ciò permetterebbe di aumentare la percentuale di indennizzo dal 30% al 45% circa. Approfittiamo inoltre per mettere in guardia i risparmiatori”, prosegue la nota di Consumatori Attivi. “Ci sono ‘pseudo’ studio legali o ‘pseudo’ associazioni che già stanno inviando ai risparmiatori lettere di richiesta del compenso per l’istanza per ottenere l’avanzo. Sappiate che tale richiesta è, a oggi, assolutamente infondata e che con ogni probabilità l’avanzo, se sarà riconosciuto, sarà assegnato automaticamente a mezzo di bonifico diretto sul conto del risparmiatore”.