Il consiglio di amministrazione di Banca Popolare FriulAdria, del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, riunitosi a Pordenone sotto la presidenza di Antonio Scardaccio (nella foto), ha approvato il progetto di bilancio 2013 che verrà sottoposto all’assemblea degli azionisti domenica 13 aprile al Teatro Verdi di Pordenone. Il Cda ha anche provveduto a cooptare come nuovo consigliere l’economista pordenonese Chiara Mio, in sostituzione di Cristiana Compagno, già rettore dell’ateneo friulano e ora presidente di Mediocredito Fvg.
Fedele alla visione di banca di prossimità che la caratterizza da sempre, FriulAdria, anche nel corso del 2013, ha perseguito una politica di sviluppo sostenibile ponendo al centro della propria attività il sostegno all’economia reale del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
I proventi operativi netti, che rappresentano la redditività dell’intermediazione creditizia e dell’attività di servizio, ammontano a 308,3 milioni, in crescita di 2,3 milioni rispetto all’anno precedente. Tale indicatore, che continua a testimoniare la dinamicità commerciale della banca, è frutto pressoché esclusivo dell’attività tradizionale di raccolta e impiego. Le commissioni nette, che rappresentano quasi il 40% dei ricavi operativi, sono pari a 120,4 milioni in crescita di 3,8 milioni anno su anno.
Il risultato della gestione operativa è pari a 120 milioni, in aumento di 32,5 milioni e cioè del 37,2% rispetto al bilancio 2012. L’andamento positivo della gestione operativa è dipeso dalla sostanziale stabilità dei ricavi e dal calo del 13,8% degli oneri operativi a 188,3 milioni. Ciò in conseguenza sia delle politiche di miglioramento dell’efficienza adottate a livello di banca e di Gruppo, sia del costo non ricorrente dell’incentivazione all’esodo del personale dipendente che era stato sostenuto interamente nel 2012. Al netto di quest’ultima voce il risultato della gestione operativa sarebbe comunque cresciuto del 6,3%. Il costo del credito ha chiuso a 63,6 milioni, in crescita del 7,3%, ed esprime l’impatto sui conti della congiuntura recessiva.
Malgrado questo scenario penalizzante, FriulAdria Crédit Agricole chiude, quindi, l’esercizio 2013 con un utile netto pari a 28,5 milioni di euro, superiore di 9,6 milioni in crescita del 50,4% rispetto allo scorso anno, che esprime la capacità della banca di reagire alla crisi dei mercati e di continuare a proporsi come punto di riferimento per le famiglie e le imprese del territorio. Il Roe è, quindi, del 4,2%. Il dividendo che verrà proposto all’assemblea degli azionisti è di 1,01 euro, mentre il rendimento dell’azione si attesta al 2,3%.
Gli impieghi verso la clientela ammontano a 6.325 milioni, in lieve flessione rispetto ai 6.440 milioni del 31 dicembre 2012 a causa del calo della domanda di credito, ma con un andamento decisamente migliore rispetto al mercato. In controtendenza la dinamica dei mutui, in aumento di 84 milioni a conferma dell’attenzione della banca per le famiglie e l’economia locale. Il sostegno all’acquisto della prima casa, ancorché in un contesto di stasi delle transazioni immobiliari nel Nord Est, è stato mantenuto per tutto l’anno offrendo tassi e condizioni competitive. In particolare, la campagna pubblicitaria del mutuo a tasso fisso 2,50% per i primi due anni, abbinato all’elettrodomestico in omaggio, ha trainato la crescita dei mutui: 2.137 sono i nuovi contratti stipulati nel 2013, di cui 1.406 in Veneto e 731 in Friuli Venezia Giulia. Considerando anche i prestiti personali sono oltre 260 i milioni di nuovo erogato nel 2013 ai privati e alle famiglie del territorio.
La politica di selezione e attenta valutazione della rischiosità nella concessione del credito non ha pregiudicato la storica vicinanza al mondo delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, a sostegno degli investimenti e delle esigenze di cassa. Oltre 3.500 i finanziamenti concessi a questo segmento di clientela per un ammontare che supera i 360 milioni di nuovo erogato.
Significativo, in particolare, lo sviluppo nel settore agroalimentare, uno dei più resistenti alla recessione, dove nel 2013 sono stati acquisiti 694 nuovi clienti e sono stati erogati finanziamenti per oltre 112 milioni (a cui si aggiungono gli oltre 82 milioni di cambiali agrarie). Complessivamente gli impieghi della banca nel settore agroalimentare sono cresciuti di oltre il 5%.
Il tasso di copertura dei crediti deteriorati, attestato al 46,3%, e il tasso di copertura delle sofferenze, al 65%, sono in assoluto tra i più virtuosi del sistema bancario italiano. L’incidenza delle sofferenze sui crediti netti è pari al 2,4%. A fine 2013 FriulAdria, in linea con tutto il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, presenta una solidità patrimoniale ulteriormente rafforzata, con i due principali indici (Core Tier 1 e Core Tier Total) attestati al 10,7%, entrambi in crescita rispetto al 9,4% del 2012. L’indicatore di redditività si posiziona al 4,2% (da 2,9%).
La raccolta diretta da clientela si attesta a 5.992 milioni, in crescita dell’1,6% rispetto ai 5.896 milioni del 2012. Significativo, in particolare, lo sviluppo dei conti correnti che, pari a 3.293 milioni, registrano un aumento di 98 milioni e cioè del 3,1%. In una fase di diffusa incertezza dei risparmiatori, FriulAdria Crédit Agricole, forte della sua tradizione di vicinanza al territorio, ha acquisito nel 2013 oltre 18.000 nuovi clienti privati.
La raccolta indiretta, espressa a valori di mercato, è pari a 5.876 milioni, in aumento del 4,5% nel confronto con i 5.625 milioni del bilancio precedente. Il risultato è soprattutto legato alla performance positiva del risparmio gestito, ovvero all’attività di bancassicurazione e di collocamento di fondi comuni. Il patrimonio gestito (fondi e gestioni) ammonta a 1.494 milioni, in crescita del 28,4% per 330 milioni sullo scorso anno.
Il patrimonio netto, con inclusione dell’utile d’esercizio, è pari a 694 milioni, in crescita di 22 milioni rispetto ai 672 dell’anno precedente.
Il 2013 è stato anche l’anno di avvio di un importante progetto per un nuovo modello di servizio articolato in tre moduli: Agenzia Per Te, Gruppi di Filiali e Polo Affari. L’avvio è avvenuto nel mese di ottobre mentre il completamento è previsto nel 2016. L’Agenzia per Te è un modello di filiale di nuova generazione, tecnologicamente avanzato e fondato sul concetto dell’accoglienza, dove strumenti semplici e sicuri prendono il posto delle tradizionali “casse” al fine di garantire anche un’ottimizzazione dei tempi di risposta e un’operatività 24 ore su 24. Nel 2013 ne sono state avviate cinque: Pordenone, Treviso, Udine, San Donà di Piave, Mirano. I Gruppi di Filiali costituiscono la nuova articolazione della rete al fine di garantire maggiore efficacia commerciale, efficienza organizzativa e capillare presidio del rischio. Il Polo Affari, infine, rappresenta il centro della gestione della clientela aziende con esigenze evolute e nasce proprio dalla volontà di garantire un servizio il più possibile aderente alle differenti esigenze.
Si è proceduto, inoltre, alla razionalizzazione della presenza territoriale con la chiusura di 5 sportelli e la trasformazione di 17 filiali in sportelli leggeri. Le unità organizzative della rete distributiva sono al 31 dicembre 2013 complessivamente 214, di cui 199 filiali Retail, 7 Centri Imprese, 5 Mercati Private e 1 Area Corporate.
Alla luce degli accordi sindacali siglati nel 2012, l’applicazione del Fondo di Solidarietà ha consentito la risoluzione volontaria ed incentivata di personale che ha maturato e maturerà nei prossimi anni il diritto alla pensione: per FriulAdria Crédit Agricole l’operazione ha interessato, nel 2013, 90 dipendenti, che si sono aggiunti ai 43 già usciti nel 2012. Al 31 dicembre 2013 l’organico aziendale risulta composto da 1.672 dipendenti.