Friulia, la Finanziaria controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, aderirà all’Opa di Sparkasse sul capitale sociale di CiviBank, che parte domani. Friulia detiene l’1,43% del capitale dell’istituto cividalese e – rende noto Sparkasse – oggi si è impegnata ad aderire all’offerta con la totalità delle proprie azioni.
“Per quanto di conoscenza di Friulia, eventuali progettualità concorrenti non hanno mai avuto contorni definiti”: è una delle motivazioni che ha portato la finanziaria regionale ad aderire all’Opa. La decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Federica Seganti, ex assessore regionale leghista alle finanze.
Secondo Friulia, l’operazione è “in grado di mettere a sistema due istituti di credito a forte vocazione territoriale” e “consentirà di mantenere una cultura del fare banca legata al territorio di appartenenza e un legame costante con privati ed imprese, sviluppando efficienza e profondità di prodotto e rispondendo al contempo alle richieste di aggregazione che stanno caratterizzando il mercato del credito”.
“L’Opa di Sparkasse – ha concluso Friulia in una nota – si colloca nel solco di quanto accaduto in occasione della trasformazione della banca in società per azioni e dell’aumento di capitale recentemente conclusosi ed in cui Sparkasse ha avuto un ruolo determinante”.
Con questa adesione e la quota già in suo possesso, Sparkasse può contare sul 35,54% del capitale della banca friulana. A questo punto, per il successo dell’Opa – per la quale è stata indicata una soglia minima del 45% – manca poco meno del 10% delle azioni Civibank.
L’Opa si concluderà il 6 maggio, salvo un’eventuale proroga.
“La nostra – ha detto il Presidente Gerhard Brandstätter – è un’operazione che nei fatti sta riscuotendo un ampio consenso a dimostrazione del fatto che il progetto piace e che il prezzo di offerta viene giudicato adeguato”.
“Il fatto che il 90% dei principali azionisti di CiviBank si sia già impegnato a consegnare le azioni in Opa – ha aggiunto l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Nicola Calabrò – è un segnale molto forte che pensiamo potrà indurre un’ampia parte dell’azionariato ad aderire alle offerte sulle azioni e sui warrant. A questo proposito ricordiamo ai titolari di warrant, che sono gli azionisti storici, che per poter beneficiare del corrispettivo e del premio fedeltà a loro riservati sarà importante partecipare all’assemblea del 29 aprile che permetterà di approvare la modifica del regolamento necessaria a rendere realizzabile l’offerta sui warrant stessi”.