Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato le Informazioni Finanziarie al 30 settembre 2020.
I NUMERI. Risultato operativo in aumento a 4 miliardi di euro, per effetto dello sviluppo dei segmenti Danni e Asset Management, grazie anche alle recenti acquisizioni, e di quello Holding e altre attività.
Si conferma l’eccellenza tecnica con il Combined Ratio a 89,7% (-2,8 p.p.) e il New Business Margin a ottimi livelli (4,10%; -0,18 p.p.). Premi lordi complessivi a 52 miliardi (+0,3%), con una raccolta Danni resiliente e un positivo andamento del segmento Vita (+0,4%). Solida raccolta netta Vita a € 9,3 miliardi (-13%) e riserve tecniche Vita in crescita a € 376,3 miliardi (+1,9%).
Si rafforza ulteriormente la posizione di capitale di Gruppo con un Solvency II Ratio a 203% (+9 p.p. HY20). L’utile netto del Gruppo è pari a 1.297 milioni (-40%), risentendo di 310 milioni di svalutazioni nette su investimenti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari, di 183 milioni per la conclusione dell’arbitrato sulla cessione di BSI, del contributo di 100 milioni per il Fondo Straordinario Internazionale per l’emergenza da pandemia e dell’onere di 73 milioni derivante dall’operazione di liability management.
L’utile netto normalizzato, escludendo l’onere del Fondo Straordinario Internazionale per il Covid-19 e l’onere dell’operazione di liability management, si attesta a 1.629 milioni (-13%).
“I risultati dei primi nove mesi, in particolare l’eccellenza dei margini tecnici a supporto del risultato operativo e l’ottima solidità̀ patrimoniale, continuano a dimostrare la resilienza di Generali”, commenta il Group CFO di Generali, Cristiano Borean. “In uno scenario ancora caratterizzato dalle pesanti ricadute macroeconomiche e finanziarie determinate dal perdurare della pandemia, il Gruppo conferma i suoi punti di forza basati su una posizione di leadership in Europa e un modello di business prevalentemente retail, flessibile e diversificato. Generali ha inoltre continuato a essere un autentico Partner di Vita per i propri clienti, grazie a iniziative specifiche di aiuto e assistenza, e a supportare le comunità nei principali paesi dove opera, anche attraverso il Fondo Straordinario Internazionale per il Covid-19”.
DIVIDENDO. Il Cda ha esaminato le condizioni per la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019 approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2020, pari a 0,46 euro per azione, pagabile entro la fine dell’anno previa verifica consiliare.
Nel corso della riunione, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il rispetto dei limiti fissati dal Risk Appetite Framework di Gruppo al 30 settembre 2020.
Il Solvency II Ratio del Gruppo al 30 settembre 2020 è pari a 203%, al netto dell’intero dividendo 2019 e dell’accantonamento pro rata del dividendo 2020 e quindi pienamente all’interno dell’intervallo operativo desiderato di 180%-240%. Il Solvency II Ratio post stress test è ben al di sopra del limite minimo del 150% fissato dal Risk Appetite Framework. La posizione di liquidità del Gruppo e della Capogruppo rimane molto elevata.
L’ottima posizione finanziaria e la resilienza del Gruppo sono tra le principali ragioni per le quali ogni giorno clienti e investitori ripongono la loro fiducia in Assicurazioni Generali. A ciò si aggiunge un business solido, come evidenziato dalla performance operativa e finanziaria del Gruppo durante la crisi del Covid-19 e come confermato dai risultati dei primi nove mesi appena approvati.
Il Consiglio di Amministrazione riconosce l’importanza del contributo del dividendo per i numerosi investitori istituzionali e per i piccoli azionisti, in particolare nell’attuale contesto. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della lettera ricevuta dall’Ivass il 10 novembre, in cui l’Autorità di Vigilanza ha rappresentato alla società che l’applicazione della raccomandazione fatta dal Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (ESRB) a giugno 2020 e ancora vigente in merito alla distribuzione di dividendi ha carattere generale e non contempla una valutazione caso per caso ritenendo pertanto il Gruppo impegnato a non procedere al pagamento della seconda tranche. Il Consiglio ha quindi deliberato di attenersi alle attuali richieste dell’Autorità di Vigilanza e conseguentemente di non procedere all’erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 entro fine anno.
Il Gruppo Generali rimane focalizzato nel perseguire la politica sui dividendi e, in particolare, nel realizzare l’obiettivo previsto dal piano strategico di distribuzione di dividendi in contanti per 4,5-5 miliardi nel periodo 2019-2021, subordinatamente alle raccomandazioni di vigilanza.
Nel 2021 il Gruppo, subordinatamente al positivo orientamento dell’Autorità di Vigilanza, intende sottoporre all’approvazione degli azionisti anche la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019.
Sulla base di questa premessa, ai fini di comunicazione al mercato, Generali continuerà a calcolare il Solvency II Ratio, oltre che come di consueto al netto del dividendo pro rata dell’esercizio corrente, anche al netto della seconda tranche del dividendo 2019 in continuità con quanto fatto fino a settembre 2020.