Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativi al 2021.
Il risultato operativo del Gruppo si conferma, per il terzo anno consecutivo, il migliore di sempre, raggiungendo 5.852 milioni, grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti. I segmenti Vita e Danni confermano l’eccellente profittabilità tecnica, con il New Business Margin a 4,52% e il migliore e il meno volatile Combined Ratio tra i peer a 90,8%.
Il risultato operativo del segmento Asset Management raggiunge 672 milioni. La crescita è sostenuta principalmente dai ricavi operativi, che aumentano in particolare grazie all’incremento complessivo delle masse in gestione e all’ulteriore sviluppo della strategia real asset.
Il risultato non operativo di Gruppo si attesta a -1.306 milioni. In riduzione le svalutazioni su investimenti classificati come disponibili per la vendita, principalmente nella componente azionaria, che si attestano a -251 milioni. I profitti netti di realizzo si attestano a 368 milioni, concentrati nel comparto immobiliare. Il risultato non operativo risente inoltre del risultato positivo complessivo derivante dall’operazione di acquisizione del controllo del gruppo Cattolica per 198 milioni e dei relativi costi straordinari legati all’integrazione per 212 milioni.
Si ricorda che nel 2020 erano compresi, in particolare, la spesa non operativa per la costituzione del Fondo Straordinario Internazionale lanciato dal Gruppo per far fronte all’emergenza Covid-19, a supporto dei sistemi sanitari nazionali e della ripresa economica; ulteriori iniziative locali nei principali paesi di operatività e, in Francia, un contributo obbligatorio straordinario al sistema sanitario nazionale richiesto al settore assicurativo.
L’utile netto è in forte crescita a 2.847 milioni grazie, in particolare, al positivo andamento del risultato operativo e del risultato non operativo. L’utile netto normalizzato, che non comprende 52 milioni relativi all’operazione di acquisizione del controllo e dei costi straordinari legati all’integrazione del gruppo Cattolica, si attesta a 2.795 milioni (+45,1%, € 1.926 milioni FY2020, che neutralizza 183 milioni derivanti dall’accordo transattivo per la cessione di BSI).
I premi lordi del Gruppo ammontano a 75.825 milioni (+6,4%), con il positivo contributo sia del segmento Vita (+6,0%) sia del segmento Danni (+7,0%). La raccolta netta Vita cresce del 4,4% a 12,7 miliardi, interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita aumentano a 424 miliardi (+10,3%).
Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a 710 miliardi (+8,4%). Il patrimonio netto del Gruppo si attesta a 29.308 milioni (-2,4%). La variazione è principalmente dovuta al risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, più che compensato dalla distribuzione del dividendo e dagli altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto (variazione delle riserve per utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita).
Il RoE si attesta al 12,1%. Il Gruppo ha confermato un’eccellente posizione di capitale con il Solvency Ratio a 227%. L’incremento rispetto alla posizione del 2020 (224%) è ascrivibile al contributo molto positivo della generazione normalizzata di capitale e al favorevole andamento dei mercati finanziari, che ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo.
La generazione normalizzata di capitale si conferma solida a 3,8 miliardi. I flussi di cassa netti per la Holding si attestano a 2,6 miliardi. Il calo rispetto all’anno precedente è dovuto interamente alle azioni di capital management del 2020, nonché a componenti fiscali one-off dell’anno precedente.
Grazie anche a questi risultati, il Gruppo conclude con successo il piano strategico “Generali 2021”, nonostante il contesto caratterizzato dal Covid-19.
Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti è pari a 1,07 euro, sarà pagabile a partire dal 25 maggio 2022 e le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 23 maggio 2022, con data di legittimazione a percepire il dividendo il 24 maggio 2022. La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di 1.691 milioni.
Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “Con gli eccellenti risultati che presentiamo oggi concludiamo con successo il piano ‘Generali 2021’, dimostrando ancora una volta la nostra capacità di mantenere le promesse fatte al mercato. Nel corso degli ultimi due cicli strategici abbiamo consolidato la leadership in Europa e siamo diventati Partner di Vita per 67 milioni di clienti in tutto il mondo, grazie alle straordinarie competenze dei nostri dipendenti e agenti”.
“Generali è oggi ai vertici del settore per solidità patrimoniale, redditività e crescita, ha rafforzato la propria presenza nei mercati assicurativi a elevato potenziale e ha sviluppato il segmento asset management. Siamo ora impegnati nell’efficace implementazione della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, focalizzata sulla crescita sostenibile, sull’ulteriore miglioramento della qualità degli utili e sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder. L’approccio rigoroso e disciplinato all’impiego di capitale, la sostenibilità pienamente integrata nel business e l’aumento degli investimenti nella trasformazione digitale e tecnologica saranno i fattori chiave del successo del nuovo piano. Infine, è impossibile non menzionare la crisi in Ucraina. Come già avvenuto per la pandemia da Covid-19, Generali e i suoi dipendenti si sono attivati immediatamente con iniziative concrete per aiutare i rifugiati. Il Gruppo ha una presenza storica nell’Europa Centrale e dell’Est e continuerà a supportare le comunità colpite dalla guerra”.