E’ Gianpietro Benedetti il nome sul quale si stanno ricompattando gli industriali friulani per scegliere il successore di Anna Mareschi Danieli alla guida di Confindustria Udine. Il presidente e amministratore delegato del gruppo Danieli ha sciolto le riserve: è lui la figura che potrà far convergere le diverse anime dell’industria udinese per superare l’impasse, dopo la mancata conferma della numero uno.
“L’obiettivo è quello di consolidare la Confindustria friulana, che in regione vanta una storia costruttiva, lavorando sulla sostanza. Non vedo difficoltà insormontabili per fare un reale gioco di squadra, facendo leva sulla maggioranza dei responsabili d’industria, che sono positivi e propositivi”. Benedetti spiega così la decisione di candidarsi alla guida di Confindustria Udine. “Dobbiamo dare il giusto peso e la giusta dignità – prosegue – alla manifattura del Friuli, che rischiava di essere danneggiata, o comunque non valorizzata a dovere, da discussioni spiacevoli che non credo riflettano il pensiero generale degli associati”.
La discesa in campo di Benedetti non nasce semplicemente dalla necessità di evitare un eventuale commissariamento di Confindustria Udine, ma dalla volontà di forgiare una visione a medio termine, che proietti l’associazione al 2025, tenendo conto anche dei nuovi possibili assetti della regione. “Il prolungamento di due anni del mandato di Anna Mareschi Danieli – spiega Benedetti – non sarebbe stato sufficiente per il raggiungimento di questo obiettivo”.
Il presidente della Danieli parla di dejà vu rispetto all’impasse in cui si trova attualmente Confindustria Udine. “Le difficoltà esistenti sono create da una piccola minoranza – afferma – la stessa che 4 anni fa ha generato le condizioni per la discesa in campo di Anna”.
Ma l’ingegnere rivolge subito lo sguardo al futuro. “Dobbiamo consolidare Udine – dice – nella produzione di valore aggiunto. Attualmente il Friuli produce il 46% del pil regionale. Se possibile dobbiamo aumentare questa capacità”.
Esiste una bozza di programma, da condividere con gli associati. Energia, logistica, scuola e ricerca, formazione continua e start up sono solo alcuni dei punti definiti. “Concordato il programma con la squadra – afferma benedetti – anche in continuità con quanto fatto sino ad ora – lo valuteremo in regione ed eventualmente con Confindustria nazionale e con i ministeri competenti, perché su alcune sfide la pertinenza è ad un altro livello.
Tra i temi oggetto di riflessione anche la mancanza di professionalità con cui il Paese e la regione dovranno fare i conti nei prossimi anni. Tre milioni di lavoratori in meno a livello nazionale, che in proporzione diventano 60mila in Friuli Venezia Giulia.
Poi c’è l’affare Pnrr. “Vanno definiti macro progetti e regole di ingaggio – evidenzia il candidato presidente di Confindustria Udine – per evitare di fare investimenti trovandosi poi a dover restituire i fondi all’Europa”.
Benedetti immagina per la presidente uscente Anna Mareschi Danieli il ruolo di vicario, cui affidare il compito di individuare figure cui delegare l’attuazione dei vari punti del programma. “Perché – conclude – il programma è ambizioso e richiede un impegno quotidiano”.