Passi avanti nell’attuazione dello scambio automatico di informazioni fiscali per una più efficace lotta all’evasione internazionale. Con una dichiarazione comune, 44 Paesi cosiddetti “early adopters” si sono formalmente impegnati a implementare secondo un preciso calendario il nuovo standard globale sullo scambio automatico di informazioni finanziarie a fini fiscali, il cosiddetto Common Reporting Standard, approvato dall’Ocse alla fine del gennaio scorso.
Sulla base di tale impegno, questi Paesi concluderanno nei prossimi mesi accordi tra autorità competenti e adotteranno le legislazioni nazionali necessarie per effettuare tale scambio. Il calendario condiviso dai 44 Paesi prevede che gli intermediari finanziari raccoglieranno le informazioni sia sui conti intrattenuti al 31 dicembre 2015 che su quelli aperti successivamente, mentre il primo scambio di informazioni tra autorità fiscali avrà luogo nel 2017.
Tra i Paesi coinvolti, oltre l’Italia, ci sono anche Slovenia, Croazia e altre realtà dell’Europa orientale, ma anche territori in cui vengono domiciliate società di comodo.
Ecco l’elenco completo: Argentina, Belgium, Bulgaria, Colombia, Croatia, Cyprus, the Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, India, Ireland, Italy, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Malta, Mexico, the Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Slovakia,
Slovenia, South Africa, Spain, Sweden, and the United Kingdom; the UK’s Crown Dependencies of Isle of Man, Guernsey and Jersey; and the UK’s Overseas Territories of Anguilla, Bermuda, the British Virgin Islands, the Cayman Islands, Gibraltar, Montserrat, and the Turks & Caicos Islands.