La carnica Gortani guarda al 2023 con la giusta dose di ottimismo, sostenuta da importanti piani di sviluppo avviati nell’ultimo quinquennio. Per l’azienda di Amaro, conosciuta in tutto il mondo grazie ai suoi inconfondibili serbatoi per lo stoccaggio di liquidi alimentari e specializzata nel settore vitivinicolo, non si tratta di esprimere solo numeri – peraltro in crescita su tutta la linea, fatturato in primis – semmai di raccogliere i frutti di una strategia precedente la pandemia e il conflitto in Ucraina, quando il costo delle materie prime e dell’energia non era ancora l’angoscioso tema odierno.
Quello di Gortani è un progetto che mira da tempo alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione di lavoro e persone. “Se in passato il nostro impegno per la sostenibilità era legato a motivi etici – spiega il fondatore Gian Paolo Gortani, oggi affiancato nella guida dell’azienda dalle figlie Federica ed Elisabetta – negli ultimi anni questo tema è diventato una priorità che ci ha trovati pronti. Solo nel 2022 abbiamo investito più di 500 mila euro per un ulteriore impianto da 450 kW che, aggiunto a quello da 200 kW realizzato in passato, ci avvicinerà all’autosufficienza energetica in pochi mesi”.
A queste scelte se ne aggiungono di altre, altrettanto strategiche, come quella del “welfare aziendale e del premio di risultato (PDR)” realizzato in accordo con le organizzazioni sindacali e pronto a debuttare.
“A gennaio – continua Gortani – inauguriamo un sistema di premialità calato sulla persona e non esclusivamente legato alle performance economiche. La sicurezza, il risultato complessivo e del reparto diventeranno parametri primari per l’ottenimento del premio. I nuovi strumenti di welfare e PDR potranno permettere di raggiungere fino al 5% della retribuzione annua e proporranno vantaggi in vari ambiti, quali il trasporto, la salute, l’istruzione, ma anche la previdenza integrativa, il tempo libero e i viaggi. Saranno inoltre convenzionati con le attività commerciali della nostra zona così da creare un vantaggio per i collaboratori e il territorio”.
I vantaggi ottenuti dalla conduzione aziendale vengono riversati alle cantine vinicole, che rappresentano la quasi totalità della clientela Gortani. “La crescita esponenziale del mercato delle bollicine ha fatto impennare le vendite di autoclavi. Tutti i nostri prodotti sono dotati di sistemi di coibentazione che riducono la dissipazione termica, un aspetto centrale se si considera che per le cantine vitivinicole la refrigerazione è l’operazione che assorbe più energia. Le soluzioni compatibili 4.0 che realizziamo per i nostri clienti contemplano ovviamente la qualità, ottenuta con il risparmio di energia e acqua, la sicurezza per gli addetti e il controllo dei processi di vinificazione anche da remoto”.
Illuminazione smart, eliminazione totale della carta entro il 2023 in favore di flussi completamente digitalizzati, approvvigionamento esclusivo dei materiali all’interno dei confini europei per ridurre l’impatto ambientale del trasporto sono solo alcuni degli elementi che compongono una Gortani – insediata al Carnia Industrial Park in una sede di 60 mila metri quadrati – rinnovata e con una mentalità che vuole lasciare al territorio un segno economico, sociale e ambientale.
Grazie alla flessibilità produttiva, nel 2022 Gortani ha fornito in tutto il mondo capacità di stoccaggio per oltre 350 mila ettolitri, con serbatoi di capacità oltre 2.500 ettolitri. Per il 2023 si punta a un fatturato di 37 milioni di euro (+ 9% rispetto al 2022) raddoppiando la quota estero che attualmente rappresenta il 10%. Aumenteranno di oltre il 50% gli investimenti in innovazione, che arriveranno così a 1 milione e mezzo; contestualmente c’è la formazione tecnica professionalizzante – oltre 3.500 ore nel 2022 – per i quasi 200 collaboratori tra i quali rientrano sempre più ingegneri, progettisti e tecnici specializzati.