Contaminazione, è questa la parola chiave della prima edizione di Hackfvg, una due giorni organizzata da Anci Fvg che ha come obiettivo principale la creazione di un vivace e costruttivo confronto sul tema degli open data.
Una due giorni che vedrà in Friuli Venezia Giulia i massimi esperti italiani del settore grazie alla collaborazione del Team governativo per la trasformazione digitale, ma anche della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Insiel S.p.A., Eurotech, Ditedi Cluster per le tecnologie digitali, FPA srl (ForumPA), Confartigianato – Imprese Udine, PASocial, Comune di Udine, Comune di Trieste, Friuli Innovazione e con il patrocinio di Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste, Comune di Pordenone, Comune di Gorizia, Confindustria Udine, Camera di Commercio di Pordenone – Udine, Confcommercio Pordenone, Digital Innovation Hub Udine, Promo Turismo FVG, Maritime Technology Cluster FVG, Polo tecnologico di Pordenone.
”La Pubblica amministrazione deve confrontarsi con il mondo reale – ha commentato l’assessore regionale ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari – con le imprese e i cittadini, togliersi il cappello dell’autoreferenzialità e contaminarsi con le idee dell’innovazione, farle proprie e tradurle in politiche che rispettino i desideri e le aspettative del territorio”.
“Abbiamo un’importante quantità di dati già fruibili – ha spiegato Callari – ma dobbiamo capire anche attraverso le idee che provengono dal basso come utilizzarli per creare sviluppo per il territorio. La Regione – ha rimarcato l’assessore – ha sposato fin da subito l’evento promosso da Anci Fvg perché si tratta di un’occasione importante per proseguire a ridurre la distanza esistente fra Pubblica amministrazione, il mondo delle imprese e dei cittadini e dalla quale ricavare un grande valore pubblico, una grande infrastruttura da mettere al servizio dei cittadini”.
L’assessore ha poi sottolineato la necessità di maggiori investimenti pubblici sul digitale e auspicato la nascita di un ministero per il digitale che sostenga concretamente la crescita innovativa del Paese tenendo conto che “ogni euro investito in innovazione digitale deve esser raddoppiato a favore del cyber security”.
Accanto all’esponente regionale, oggi, nella sede della Regione a Udine sono intervenuti il rettore dell’Ateneo triestino Maurizio Fermeglia, il pro rettore dell’università di Udine Angelo Montanari, il presidente facente funzioni di Anci Fvg Dorino Favot e il segretario di Anci Fvg Alessandro Fabbro che ha evidenziato la necessità di partire dai dati già esistenti per capire come utilizzarli per lo sviluppo del territorio: “l’intuizione dell’hackton sta proprio nel mettere subito al lavoro gli esperti con i dati già disponibili” ha precisato Fabbro.
La PA a porte aperte. A distanza di 3 anni dalla prima formazione sui dati aperti – rivolta in primis ai dipendenti degli enti locali, ma pensata per tutti – ANCI Fvg e il suo centro di competenza COMPA Fvg hanno deciso di sperimentare il metodo hackathon (un meeting al quale partecipano esperti con l’obiettivo di collaborare e progettare insieme soluzioni) per far comprendere a dipendenti pubblici, privati e appassionati del settore, il valore degli open data che, se messi a disposizione e riutilizzati, possono creare servizi nuovi e innovativi per la comunità.
Con lo slogan “La PA a porte aperte”, #HACKFVG Udine si trasformerà, venerdì 14 e sabato 15 giugno, in meta ambita per gli esploratori di sistemi programmabili che, per l’occasione, saranno ospitati nell’Auditorium della Regione e nel Museo friulano di Storia naturale di Udine.
Gli obiettivi. Scopo dell’iniziativa quello di creare le condizioni ideali per permettere agli addetti del settore della nostra regione di effettuare un salto di qualità e creare un momento d’incontro e di lavoro sugli open data del FVG che possa riunire in un unico luogo, tutti gli attori interessati e coinvolti dal tema dei dati. Altro obiettivo strategico per il territorio regionale, caratterizzato da una forte presenza di piccoli comuni, è quello di sensibilizzare le Amministrazioni sul tema della gestione del dato e sulla valorizzazione del patrimonio informativo, utilizzando un format diverso dalla formazione. In tale ottica, scopo ultimo dell’evento è valorizzare il percorso formativo #OpendataFVG con la creazione di «piccoli risultati» a partire dai dati aperti della PA regionale. Per il territorio del Friuli Venezia Giulia il tema degli open data è innovativo e di valenza nazionale, volto a coinvolgere in prima persona i dipendenti pubblici e a valorizzare il lavoro svolto a livello regionale, incentivando il popolamento del portale #opendataFVG da parte degli enti e l’utilizzo dei dataset pubblicati da parte dei soggetti terzi. L’esempio è stato dato dagli “amici” della comunità “OpendataSicilia”, già coinvolta nei corsi formativi del passato, e che ha vissuto recentemente l’esperienza dell’hackathon a Palermo, realizzato lo scorso novembre.
Il programma. La due giorni si aprirà venerdì 14 giugno alle 9 con il convegno istituzionale – che si terrà nell’Auditorium del palazzo della Regione di Udine – dal titolo “Open Data per creare valore pubblico. Il contributo dei dati aperti per la costituzione di una governance territoriale” per introdurre i partecipanti al tema e sarà dedicato alla condivisione della conoscenza sugli open data per la PA attraversando diversi ambiti: dalle strategie alle sfide nazionali, senza dimenticare tematiche specifiche e case history, introdotte per l’occasione dal direttore generale di Fpa Gianni Dominici.
Il pomeriggio, sempre del 14 giugno dalle ore 14 – sarà dedicato ad alcuni momenti formativi – laboratoriali (pulizia di dati, mappe, ontologie e vocabolari controllati per l’interoperabilità dei dati, ecc.) volti a costruire i tasselli propedeutici all’hackathon. Sempre nel pomeriggio sono previste delle presentazioni da parte di imprese del territorio e ci sarà la possibilità per i più giovani di sostenere dei colloqui “speed date” per opportunità di stage o lavoro in azienda.
Sabato 15 giugno invece dalle ore 9 alle 17 circa all’interno della sede del Museo Friulano di Storia Naturale sarà la volta dell’HACKATHON che proporrà tavoli di lavoro diversificati per livelli di competenza, da chiunque voglia provare a mettersi in gioco, dagli appassionati fino ad arrivare ai veri esperti. Saranno trattati temi quali chatbot, georeferenziazione e mappe, trasparenza, processi organizzativi. Nel pomeriggio del 15 giugno presentazione dei lavori realizzati nei tavoli.
La maratona hack. Quella che si terrà a Udine sarà una hackathon in modalità “promiscua”, con esperti provenienti da tutta Italia, ma anche dipendenti pubblici e privati, studenti o semplicemente curiosi. Una caratteristica che può rappresentare un punto di forza e contraddistingue l’evento rispetto ad altre simili iniziative, facendo della parola chiave “contaminazione” e quindi dell’eterogeneità dei partecipanti, un punto di forza e di partenza: per indirizzare la PA e chi ci lavora verso un reale cambiamento sono necessari nuovi metodi e formule che possano facilitare scambi di conoscenza tra persone con professionalità ed esperienza diversa.