Conciliazione e ristoro. Delle parole pronunciate dal vicepresidente della Banca Popolare di Vicenza Salvatore Bragantini al termine del consiglio di amministrazione di ieri, sono queste a risuonare con più forza nella testa dei 118mila risparmiatori italiani, 12.500 nel solo Friuli Venezia Giulia, che da mesi si chiedono se mai rivedranno i propri soldi.
Concluso il Cda, Bragantini ha dichiarato che “il Consiglio ha definito il cronoprogramma per la proposizione dell’azione di responsabilità. In base alla documentazione già ricevuta – ha poi precisato -prevediamo di riunire entro la fine di novembre l’Assemblea degli Azionisti che delibererà sulla proposta”.
“Siamo in avanzata fase di messa a punto di una proposta – ha quindi affermato il vicepresidente – che prevede un parziale ristoro delle perdite di chi abbia investito in azioni della Vicenza, senza dimenticare che quello in azioni è, in ogni caso, un investimento a maggiore rischio”.
Dichiarazioni alle quali Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia risponde con un sorriso amaro. “Bene che si avviino i tavoli di conciliazione per i quali ci siamo battuti sin dall’inizio e che sarebbero i primi in assoluto in materia di azioni illiquide – dice la presidente Barbara Puschiasis. Siamo invece critici – prosegue – sulle modalità di ristoro, che attendiamo di poter valutare non appena verranno presentate”.
Infastidisce Federconsumatori la considerazione di Bragantini sul rischio dell’investimento in azioni. Ricordiamo al vicepresidente – sottolinea Puschiasis – come alla base delle gravi perdite subite dai soci ci siano proprio condotte in violazione della normativa di settore poste in essere dalla Banca”. L’associazione legge poi come un mettere le mani avanti da parte dell’istituto l’affermazione di Bragantini sull’ammontare dei rimborsi ai risparmiatori: “L’esborso a carico della Banca – ha dichiarato il vicepresidente – sarà comunque delimitato previamente nel rispetto dei requisiti patrimoniali dettati dalla Bce”. Come a dire, questa la lettura di Federconsumatori, gli azionisti se la prendano con la Bce se quanto riceveranno sarà al di sotto delle aspettative.
Sull’azione di responsabilità e sulla vendita del patrimonio (il vicepresidente della Popolare di Vicenza ha lasciato intendere che si procederà alla cessione degli immobili non strategici) la presidente regionale di Federconsumatori commenta con un “era ora!”. L’associazione ha già inviato oltre 2000 lettere di diffida alla banca e ha ricevuto più di 4.000 richieste di aiuto. “Il fatto di aver mantenuto sino ad ora l’unità tra i soci nella rappresentanza in regione – afferma Puschiasis – ci ha permesso di poter far sentire in maniera determinata la nostra voce. Continuiamo così, sperando – conclude – che entro questo mese il protocollo di conciliazione venga varato definitivamente”.