Investimenti imponenti dell’Unione europea e progetti condivisi con tutte le parti coinvolte. Durante i lavori della II Commissione del Consiglio regionale, presieduta dal Markus Maurmair e su sollecitazione di Massimiliano Pozzo del partito democratico si sono tenute le audizioni sulla Valle dell’Idrogeno del Nord Adriatico che punta una produzione di 5 mila tonnellate di Idrogeno tra Fvg, Slovenia e Croazia con il coinvolgimento di 37 partner pubblici e privati. Rodolfo Taccani, rappresentante di quell’Università di Trieste ha spiegato che “«”Si prevede lo stoccaggio, il trasporto e l’utilizzo in settori dove nell’immediato l’elettrificazione non può darci un contributo importante. Un esempio è la produzione di acciaio, ma anche quella di cemento”. Prospettive condivise da Lorenzo Campagna, delle acciaierie Bertoli-Safau che fanno parte del gruppo Danieli: “Rinunciare a carbonio e metano in alcuni dei nostri processi è quasi impossibile, dunque siamo interessati a valutare l’opzione dell’idrogeno verde”. Sul fronte dei numeri gli assessori Alessia Rosolen, Fabio Scoccimarro e Sergio Emidio Bini hanno ricordato che l’Unione europea investirà tra gli 80 e i 120 miliardi e il governo ne metterà altri 3 e mezzo. Secondo le opposizioni con Pozzo e Maria Elena Capozzi del Movimento 5 Stelle, restano aperte ancora molte domande e c’è poca concretezza. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO
La Valle dell’Idrogeno si presenta in Consiglio regionale tra i dubbi delle opposizioni
L’Unione europea investirà tra gli 80 e i 120 miliardi e il governo ne metterà altri 3 e mezzo
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