Kronospan Italia informa di aver inviato alla Regione le integrazioni al Paur, Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, per l’ampliamento del proprio stabilimento industriale nella zona industriale di Ponte Rosso, a San Vito al Tagliamento, e la documentazione progettuale relativa allo stabilimento Silva. La documentazione è già disponibile per la consultazione nell’apposita sezione del sito della Regione.
Le integrazioni al Paur evidenziano come il lavoro di progettazione svolto permetta a Kronospan Italia di presentare valori relativi alle emissioni estremamente contenuti, restando ampiamente entro i limiti definiti dalle norme. Le emissioni di polveri totali (PTS) attese calano da 34,37 a 24,25 tonnellate/anno, il monossido di carbonio si dimezza e diminuiscono in maniera consistente le emissioni degli ossidi di azoto e la formaldeide. Gli ossidi di zolfo si avvicinano allo zero. Solo i valori dei volatili organici totali aumentano per effetto dell’inserimento di un massimo 10% di legno naturale cippato proveniente da scarti di segheria o di potature.
“È stato effettuato un grande lavoro e sono previsti consistenti investimenti per raggiungere questi obiettivi: un livello così basso di emissioni non ha pari in Friuli Venezia Giulia e in Italia, e sono poche le aziende in Europa del nostro settore che possono vantare un progetto industriale altrettanto virtuoso in termini di attenzione all’ambiente” ha dichiarato l’Amministratore Unico di Kronospan Italia, Massimo Cenedella, che ha commentato il voto dell’ordine del giorno del Consiglio comunale di San Vito al Tagliamento: “Per quanto informato della presentazione in Regione della documentazione, il Comune di San Vito al Tagliamento ha votato ieri un ordine del giorno che non tiene conto delle integrazioni al PAUR e risulta quanto meno frettoloso, se non addirittura già superato. L’auspicio è che i risultati del nostro lavoro siano valutati dal Consiglio Comunale con l’attenzione che è richiesta a chi ha il compito di amministrare un territorio con equità e correttezza, non partendo da posizioni precostituite”.
LE POLVERI – Le integrazioni al Paur riguardano anche le polveri generate dalla caldaia a scarti legnosi: nello scenario di emissioni atteso – ovvero quello definito in base ai dati medi di funzionamento prevedibili e con concentrazioni allo scarico rilevate su impianti similari in funzione, ubicati in Unione Europea, soggetti alle BAT Europee – le emissioni attese saranno di circa 59kg di polveri l’anno. Secondo Arpa FVG, infatti, questo dato rappresenta il valore corrispondente alle polveri prodotte all’anno da dieci stufe a legna domestiche. Tale eccezionale risultato si ottiene grazie a una tecnologia estremamente innovativa, che rappresenta l’elemento chiave della circolarità del progetto di Kronospan.
L’ANALISI COMPARATA CON GLI ALTRI IMPIANTI ATTIVI IN REGIONE – Con il solo obiettivo di rendere comprensibili e leggibili i dati del progetto a tutti, una società terza è stata incaricata di confrontare gli impatti delle più importanti realtà di settore presenti sul territorio: per questa analisi sono state considerate le migliori aziende storiche in regione nel settore del legno, aziende consolidate e rispettose dell’ambiente. Dai dati emerge evidente come il futuro impianto di Kronospan Italia – essendo il più recente, in grado di avvalersi delle più attuali tecnologie – risulta il più sostenibile sul territorio regionale.