Intesa Sanpaolo arriverà nel 2025 ad avere un utile netto di 6,5 miliardi e un aumento del Rote (Return on tangible equity ovvero il rendimento del patrimonio netto tangibile) a circa il 14 per cento. E’ il nuovo piano del gruppo che ha chiuso, invece, il 2021 con un utile netto a 4,18 miliardi, in crescita del 19,4% al 2020.
La banca proporrà all’assemblea una cedola di 7,89 centesimi di euro per azione come saldo dividendi. Il ritorno per gli azionisti sarà complessivamente di 4,9 miliardi, perché il Cda – oltre a 1,5 miliardi di saldo dividendi 2021 – ha deliberato un buy back da 3,4 miliardi.
Il nuovo piano d’impresa prevede anche una significativa riduzione del profilo di rischio. Intesa Sanpaolo vuole essere una banca a ‘zero Npl’ e senza impatto dal calendar provisioning, per arrivarci prevede crediti deteriorati ridotti nel 2025 a 9,3 miliardi di euro al lordo delle rettifiche, da 15,2 miliardi nel 2021, e a 4,6 miliardi al netto, da 7,1 miliardi nel 2021.
L’ad Carlo Messina lo ha costruito su quattro pilastri. Massivo de-risking upfront: il Gruppo perseguirà una strategia strutturale di de-risking (già significativamente avviata nello scorso Piano di Impresa) con l’ambizione di diventare una Zero-NPL Bank, collocandosi tra i migliori in Europa per ratio e stock di crediti deteriorati.
Riduzione strutturale dei costi, grazie alla tecnologia: rafforzare le proposte omnicanale della Banca e diventare leader in Europa in termini di efficienza operativa. Per farlo, sarà creata una nuova banca digitale (denominata isybank) e si continuerà ad investire fortemente in tecnologia, anche attraverso partnership con top fintech e player di intelligenza artificiale.
Crescita delle commissioni, grazie a Wealth Management, Protection e Advisory: oltre alle solide capacità di Wealth Management & Protection, l’Advisory costituirà un’area chiave per la creazione di valore nel nuovo Piano. Intesa Sanpaolo continuerà a fare leva sulle fabbriche prodotto di proprietà del Gruppo nell’asset management, nell’assicurazione vita e nella protezione. La Banca sarà un partner di riferimento per tutti i clienti PMI e Corporate, aiutandoli a sfruttare appieno le opportunità del Pnrr.
Forte impegno nell’ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima: rafforzando l’attuale leadership del Gruppo in tutti i principali ranking ESG, Intesa Sanpaolo continuerà a supportare la comunità, con particolare attenzione alle categorie più bisognose, potenziando nel contempo gli impegni Net-Zero della Banca.
Le persone rappresentano il fattore decisivo del successo di Intesa Sanpaolo: il Gruppo continuerà a investire nei propri talenti, favorendo diversità e inclusione, e creando un ecosistema unico di competenze a supporto dell’evoluzione della Banca. Il nuovo Piano ha fissato l’obiettivo di una presenza bilanciata tra uomini e donne nelle nuove nomine per posizioni di senior leadership.
“Il nuovo piano d’impresa ci trasporta nel futuro e crea la banca dei prossimi dieci anni”, ha detto il ceo Messina nel corso della conference call con gli analisti finanziari per presentare il nuovo piano d’impresa e i risultati del 2021. “Una solida distribuzione di valore – ha aggiunto – restano una priorità. Così come la remunerazione degli azioni. Non stiamo considerando nessuna acquisizione o fusione”, ha spiegato Messina.
L’obiettivo di Intesa Sanpaolo per i prossimi anni continuerà ad essere la creazione di valore forte e sostenibile per tutti gli stakeholder.