Si è conclusa da poco la missione istituzionale del Presidente Massimiliano Fedriga e il Friuli Venezia Giulia, si presenta, martedi 8 Novembre, nel cuore di New York, a pochi passi da Central Park, nella Hearst Tower, con un relatore d’eccezione, Raffaella Gregoris, fondatrice e amministratore delegato di Bakel, il marchio fondato a Udine nel 2008, considerato antesignano della cosmesi minimalista ed efficace.
Il summit “The Future of fashion” realizzato da Maison de Mode, la piattaforma moda e bellezza voluta da Amanda Hearst, erede della Hearst Corporation, il più importante conglomerato mediatico creato William Randolph Hearst, a cui Bakel è invitato é un evento con il quale industria della moda e bellezza si confrontano sulla sostenibilità, analizzando la relazione proattiva e vantaggiosa che vivono con la tecnologia insieme a tutti i protocolli coinvolti in grado di costruire marchi con etica, da applicare al design del prodotto in una combinazione tra scienza e tecnologia nel rispetto degli obiettivi climatici globali. Prestigiosi i relatori, (Raffaella Gregoris, unica Italiana invitata) ognuno di loro testimone della realizzazione di un progetto in cui ambiente e industria si combinano per trovare equilibri e codici per attuare programmi reali con risultati concreti.
“E’ un onore per me rappresentare il made in Italy e il territorio dal quale proviene tutto il mio lavoro, il Friuli Venezia Giulia, come eccellenza nella cosmesi in cui la sostenibilità diviene un paradigma nella produzione e il consumo. In 25 anni di attività ho imparato che l’efficacia di un prodotto, la qualità degli ingredienti, la trasparenza nell’elencarli, unitamente a tutto il packaging che lo contiene sono azioni e valori che rendono il prodotto etico e pertanto valido”, dichiara Raffaella Gregoris che dividerà il palco con MaryKate Boylan, direttore moda della prestigiosa rivista internazionale, Town & Country America , chiamata a moderare l’intervento della fondatrice di Bakel.
“Non si può pensare di fare industria, di concepire un cosmetico oggi, omettendo una doverosa riflessione in merito all’impatto che un prodotto possa avere nel pianeta. E’ un’obbligazione che pretendo assolvere nel lavoro quotidiano insieme a tutto il mio team, con il quale studio e realizzo prodotti la cui efficacia è la missione, ma la cui attenzione all’ambiente è la visione. Valutare impatti moderati, con utilizzo di materiali riciclati, facilmente riciclabili, che mettano il cosmetico in sicurezza perché ben sigillato, non esposto a contaminazioni esterne, ma con strutture che non impattano negativamente è la vera sfida oggi per parlare di clean beauty”.
“Da Future of Fashion Summit mi auguro che nascano proposte, con una visione internazionale, considerato che la sostenibilità non ha confini o limiti; é un concetto molto ampio con una visione che tocca tanti aspetti. Vorrei ascoltare nuove idee e progetti, magari esportarli qui in Friuli Venezia Giulia, ricco di talenti e di bravi amministratori del territorio che fanno sistema tra imprese e istituzioni, tra pubblico e privato, con una sensibilità internazionale”, conclude Gregoris.
Bakel ha di recente, nel maggio scorso, lanciato un prodotto la cui innovazione tecnologica – coperta di 5 brevetti – esce dai codici tradizionali con i quali la cosmetica si esprime, per realizzare il primo cosmetico solido (JALU 3D) con una quantità superiore di Acido Ialuronico, che rende il prodotto efficace, sicuro e soprattutto sostenibile, considerata la base biocompstabile e organica sul quale il cosmetico stesso è posto.
Una tecnologia che piace tanto e all’estero ancor di più, considerate le testimonianze ottenute, come l’invito a partecipare in un contesto nel quale c’è un confronto di scelte responsabili e la consapevolezza che si deve crescere con un confronto internazionale, intraprendendo un percorso lungo, doveroso che ha il merito di costruire un futuro sicuro, pulito, validamente etico. Friuli Docet.