Si è svolta oggi a Vicenza l’Assemblea dei soci della Banca Popolare di Vicenza presieduta dal Cav. Lav. Dott. Gianni Zonin a cui hanno partecipato 7.793 soci in proprio e per delega.
In merito ai punti all’ordine del giorno, l’Assemblea ha deliberato:
– la nomina di sei Consiglieri di Amministrazione per gli esercizi 2015, 2016 e 2017 e un Consigliere di Amministrazione per gli esercizi 2015 e 2016: per il triennio sono stati confermati Consiglieri Vittorio Domenichelli, Maria Carla Macola – entrambi Consiglieri indipendenti – Nicola Tognana, Giuseppe Zigliotto e Roberto Zuccato; contestualmente, è stato nominato Consigliere Samuele Sorato. Per il biennio 2015-2016 è stato nominato il Consigliere Matteo Marzotto, che subentra all’Avvocato Luigi Sciarrino;
– l’approvazione del bilancio 2014, che evidenzia il raggiungimento di un CET1 ratio pro-forma pari all’11,34%, oltre ad un positivo andamento della gestione tradizionale della Banca, caratterizzata da una significativa crescita dei proventi della gestione commerciale e dall’ aumento della clientela (+62.000 clienti nel 2014), oltre che dal continuo sostegno alle imprese dei territori di riferimento con circa 2,4 miliardi di euro di nuovi finanziamenti erogati complessivamente nel corso del 2014. L’approccio prudenziale negli accantonamenti e nella valutazione degli attivi, alla luce del nuovo quadro regolamentare della BCE, porterà ad un miglioramento della qualità degli indicatori patrimoniali della Banca, in linea con quanto previsto dal piano industriale 2015-2017/2019, e favorirà, già dall’anno in corso, un incremento della redditività dell’Istituto. L’adozione di tale politica prudenziale ha, peraltro, determinato un risultato netto consolidato, approvato a larghissima maggioranza dall’assemblea di oggi, pari a -758,5 milioni di euro;
– la determinazione del valore delle azioni a 48 euro (62,5 euro nel 2014); tale valore è stato indicato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 8 aprile 2015 sulla base di un’approfondita perizia formulata da un autorevole consulente indipendente. La determinazione di tale valore è principalmente riconducibile agli effetti del Comprehensive Assessment effettuato dalla BCE ed ai conseguenti impatti sul patrimonio e sul target di capitale.
Inoltre, l’Assemblea ha approvato le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo Banca Popolare di Vicenza per il 2015 e determinato i compensi del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo.
Il Presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin ha dichiarato: “Con questa assemblea si chiude un’era importante per la nostra Banca. Ci apprestiamo a raggiungere il traguardo dei 150 anni di attività che celebreremo il prossimo anno con la trasformazione in SpA. Potremo così confrontarci alla pari con altri istituti bancari anche di maggiori dimensioni, cogliendo le opportunità di crescita attraverso un percorso di aggregazione che stiamo attentamente valutando, con l’obiettivo di valorizzare ancora di più l’economia e le imprese del nostro territorio. Confidiamo di poter affrontare con successo le sfide che ci attendono, contando sul sostegno e la fiducia dei nostri soci, che ci hanno sempre accompagnato in questi anni, continuando così ad operare come una vera public company”.
Il Consigliere Delegato e Direttore Generale della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, ha commentato: “Il risultato del 2014 è stato determinato dagli esiti del Comprehensive Assessment e dalla scelta del Consiglio di Amministrazione di adottare politiche prudenziali anche alla luce del nuovo contesto regolamentare a livello europeo. Vorrei però sottolineare il significativo miglioramento della gestione caratteristica e la continua ed importante crescita della nostra base di clientela, oggi rappresentata da circa 1,4 milioni di famiglie e piccole-medie imprese. Il primo trimestre del 2015 conferma il trend positivo dell’attività tipica della nostra Banca con un miglioramento del risultato della gestione operativa di oltre il 50% rispetto allo scorso anno ed un utile netto pari a circa 50 milioni di euro, sulla base delle stime di preconsuntivo. Tali risultati sono in linea con gli obiettivi del piano industriale, che prevede un utile netto di circa 200 milioni di euro a fine 2017 e di oltre 310 milioni nel 2019”.