Grande è l’interesse suscitato dai prodotti agroalimentari e della filiera lunga del vino del Friuli Venezia Giulia negli Stati Uniti, dove è in corso il mese dedicato alla promozione dell’agroalimentare della nostra regione presso gli Eataly store di New York City e di Chicago, con ben 58 aziende regionali presenti. Negozi che sono frequentati mediamente da 150 mila visitatori alla settimana, di cui 100 mila nella “grande mela” e 50 mila a Chicago, città da cui ha avuto inizio una serie di incontri promozionali che continueranno fino alla fine di maggio, ad alcuni dei quali ha partecipato l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, presente anche il viceconsole italiano, Marco Graziosi.
Nel punto vendita delle eccellenze italiane nella più grande città dell’Illinois si è appena conclusa la settimana dedicata al prosciutto di San Daniele. Il primo dato, relativo al consumo dell’affettato principe dell’agroalimentare friulano, è decisamente incoraggiante: nei sette giorni di promozione le vendite hanno raggiunto i 140 kg, a fronte di una media settimanale che abitualmente si attestava sui 30 chili; un dato a cui ovviamente vanno aggiunti la visibilità e la crescita sia del formaggio Montasio, che del vino e degli altri prodotti dell’agroalimentare.
A Chicago si sono anche tenute degustazioni mirate, con le ricette tradizionali di Lidia Bastianich, la nota cuoca, scrittrice e conduttrice televisiva originaria di Pola e naturalizzata statunitense: tra esse il tradizionale frico, rigorosamente di formaggio Montasio, e le “ofelle’, il classico raviolo triestino. Secondo l’assessore Shaurli si cominciano dunque a vedere i risultati concreti dell’iniziativa ideata dalla Regione tramite l’Ersa e insieme alle Camere di Commercio per promuovere le eccellenze del Friuli Venezia Giulia in uno dei mercati, quello americano, con il maggior trend di crescita (gli Stati Uniti sono il terzo mercato di riferimento per l’export del Friuli Venezia Giulia con percentuali di crescita annuale a due cifre).
L’obiettivo di queste azioni consiste nell’accompagnare sempre più imprese nella sfida dell’export aiutandole anche nei passaggi burocratici per quello che ormai è un irrinunciabile impegno. Anche per Dario Ermacora di Coldiretti Fvg l’obiettivo di questo progetto è stato centrato, con i laboratori del gusto affollati oltre ogni previsione. L’intento è quello di raggiungere un mercato nel quale, come evidenziano diversi indicatori e le stesse comunità di corregionali residenti negli Stati Uniti, le produzioni della nostra terra, e in particolare la loro immagine di qualità riescono a conquistare interesse e ammirazione. Emozioni che collegate anche alla bellezza del nostro territorio possono fare la differenza, quando consumatori e degustatori dovranno scegliere nell’acquistare e conoscere i nostri prodotti.
Gli Stati Uniti sono un mercato premiante per il Friuli Venezia Giulia e le statistiche di robusta crescita dell’export sono lì a testimoniarlo. Numeri importanti emersi durante la visita del Presidente di Unioncamere Fvg, Giovanni Pavan, a NY nell’ambito della missione cui partecipa anche la Presidente della Regione, Debora Serracchiani.
L’EXPORT NEL SUO COMPLESSO. “Nel 2015 le esportazioni – ha detto – hanno raggiunto quasi 1,5 miliardi di euro (1,444), con un incremento del 28,6% rispetto al 2014, superiore anche al dato nazionale medio (+21%)”. Complessivamente l’export del Friuli Venezia Giulia pesa per il 4% sul totale oltre oceano ed è costituito quasi esclusivamente da prodotti delle attività manifatturiere. La voce di esportazione principale è legata al settore navale (56,2%) per un controvalore di oltre 810 milioni di euro e un incremento del 55% rispetto al 2014. Seguono le “macchine per impieghi speciali” (del 6,1%) e “Legno-arredo (5,8%). La meccanica avoca a sé il 22% delle esportazioni mentre i prodotti agroalimentari sfiorano il 5%.
LEGNO-ARREDO. Nel 2015 l’export ha raggiunto gli 84 milioni di euro, con un incremento del 42% rispetto al 2014. Il saldo commerciale è positivo (82 milioni). Rispetto all’Italia, il Fvg pesa per il 9% del totale Italia. Tra le province italiane con più alto valore di esportazioni di questi beni negli Stati Uniti, Udine è al 4° posto, Pordenone al 10°.
AGROALIMENTARE. Nel 2015 sono stati esportati negli Usa prodotti per 70 milioni di euro. Il saldo commerciale è nettamente a favore nostro, considerando che la nostra regione importa per solo 424 mila euro. L’andamento è risultato molto positivo registrando un incremento del 23,6% rispetto al 2014 e, complessivamente, del 30% nell’ultimo biennio. La voce relativa alle bevande (vini, birra, acque minerali) costituisce il 43% del totale esportato (29,5 milioni di euro) mentre i prodotti alimentari (caffè, prodotti da forno, prodotti della carne, prodotti caseari, ecc.) il 57% (39,5 milioni di euro). Le esportazioni di prodotti agroalimentari del FVG verso gli USA rappresentano il 2% del totale nazionale. Le esportazioni di bevande rappresenta l’1,8% del totale nazionale. L’export alimentare costituisce il 2,1% del complessivo nazionale; una quota significativa è rappresentata dal caffè di Trieste.