Guerra e inflazione non fermano la crescita dell’economia friulana che, seppur con un lieve rallentamento, fa segnare una crescita rispetto all’ultimo trimestre del 2022. Per il presidente di Confindustria Udine, Gianpietro Benedetti, è prevedibile un raffreddamento del trend in autunno, ma il Pnrr potrebbe aiutare.
Mentre nei primi tre mesi del 2023 la produzione industriale nella provincia di Udine è diminuita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, è cresciuta invece del 4,3% rispetto agli ultimi 3 mesi del 2022.
È positivo, però, che gli ordinativi siano cresciuti del 2,8% e del ben 12,1% rispetto al quarto trimestre del 2022. Positivo anche l’indice di utilizzo impianti, che è passato dal 77,8% del secondo semestre 2022 al 78,7% del primo trimestre 2023.
Con riferimento ai singoli comparti, in ripresa l’industria meccanica (primo trimestre 2023 +1,6% rispetto allo stesso trimestre 2022 e +5,4% sul quarto trimestre 2022), siderurgica (+1,3% la variazione tendenziale, +4,8% quella congiunturale), e alimentare (+6% la variazione tendenziale, +0,9% quella congiunturale), mentre presentano criticità i settori legno e mobile (-10,2% la variazione tendenziale, +2% quella congiunturale), carta (-13,5% la variazione tendenziale, +15,6% quella congiunturale), chimica (-16,5% la variazione tendenziale, -0,2% quella congiunturale), gomma e plastica (-5,1% la variazione tendenziale, +0,2% quella congiunturale), materiali da costruzione (-5,2% la variazione tendenziale, -10,3% quella congiunturale).
Un quadro economico quindi che permane positivo, confermato anche dalle aspettative degli imprenditori, dove un 18% prevede un ulteriore aumento della produzione, contro un 4% che ne prevede un calo.