“Ci mancava l’ennesima incombenza. Già bersagliati da una burocrazia asfissiante e mille scadenze, ecco un ulteriore corso obbligatorio per le imprese che farà perdere tempo prezioso a chi lavora”. A sbottare è Maurizio Meletti, presidente regionale CNA FVG: le imprese artigiane – in particolare delle categorie impiantisti, edili, produzione – hanno mal digerito la novità corso sui diisocianati, un gruppo di composti chimici classificati come sensibilizzanti delle vie respiratorie e della pelle di categoria 1 presenti in particolare in schiume, sigillanti e rivestimenti.
Il nuovo regolamento europeo prevede che dal 24 agosto 2023 gli utilizzatori professionali e industriali di prodotti che contengono una concentrazione di diisocianati superiore allo 0,1% dovranno frequentare appositi corsi ed ottenere un attestato per l’utilizzo in sicurezza del prodotto. La normativa indica che chiunque utilizzi direttamente o indirettamente i diisocianati, o venga in contatto con la sostanza, dovrà essere formato. Le categorie interessate sono numerose: carrozzerie, settore calzaturiero e pellettiero, edilizia, impiantisti, serramentisti, imbianchini, produzione di mobili, produttori di materie plastiche, componentistica per l’automotive e altre.
Al termine del corso è previsto un test di valutazione e il rilascio di un attestato formativo che dovrà essere rinnovato ogni cinque anni. “E chi non ne sarà in possesso – precisa Meletti – non potrà utilizzare tali prodotti, e neanche acquistarli. Pur consapevoli che la volontà sia quella tutelare la salute di chi li utilizza, rimane il fatto che si costringe a far seguire l’ennesimo corso a chi lavora. Forse esistevano alternative meno gravose”.
(Foto: ufficio stampa Cna Fvg)