Cinghiali fuori controllo anche nella Pedemontana pordenonese. Con il mais che comincia a maturare, i suini entrano nei campi e devastano tutto quello che trovano, compromettendo il raccolto – e quindi il reddito – degli agricoltori in diverse parti del Friuli. Nella fase di crescita più delicata del granoturco, i cinghiali buttano a terra la pianta per raggiungere e quindi mangiare la pannocchia e il danno è fatto. Lo dimostrano anche le riprese fatte con le fototrappole nei campi di Meduno con i branchi di cinghiali che scorrazzano per i campi coltivati. Ma il problema riguarda anche Aviano, Caneva, Fanna Cavasso. Una situazione, denuncia la Coldiretti di Pordenone, insostenibile. In certe aree, non è più possibile coltivare mais. I cinghiali, cresciuti a dismisura, sono un pericolo anche per la popolazione e per gli incidenti stradali che possono provocare. “Servono misure urgenti – tuona Matteo Zolin, presidente Coldiretti Pordenone – o dobbiamo attendere che gli agricoltori abbandonino territori montani e collinari con i costi da pagare dei danni per il mancato presidio ambientale e del territorio, o che gli incidenti si moltiplichino sulle strade o ancora che i cinghiali portino la peste suina?” Si chiede. Un aiuto potrebbe arrivare dai cacciatori, ma in molti casi” le riserve di caccia non risolvono il problema e la fauna selvatica è chiaramente fuori controllo”, conclude il presidente.
Intanto gli agricoltori ci rimettono di tasca propria. GUARDA IL VIDEO
Mais distrutto, le fototrappole immortalano la razzia dei cinghiali
Coldiretti Pordenone alza la voce: "Misure urgenti, gli agricoltori sono estenuati"
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