Il Tribunale di Bologna ha accolto l’istanza dei Commissari del gruppo Mercatone Uno in Amministrazione Straordinaria (Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari) e disposto la revoca dei provvedimenti di cessazione dell’esercizio dell’impresa, subordinandone l’efficacia al rilascio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico della proroga del Programma di liquidazione dell’azienda.
I Commissari, preso atto del provvedimento, presenteranno a breve l’istanza al Mise per concludere l’iter per la retrocessione all’Amministrazione Straordinaria dei compendi aziendali e rendere così possibile l’accesso dei dipendenti agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. I Commissari, inoltre, si riservano di illustrare nei tempi più rapidi le prossime attività previste dal Programma.
Nel frattempo, nel pomeriggio a Udine, nella sede regionale di via Sabbadini, si è tenuto un incontro tra l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori dei tre punti vendita della Mercatone Uno del Friuli Venezia Giulia, a Monfalcone e Sacile, chiusi il 25 maggio dopo che Shernon Holding, la società che aveva acquisito 55 negozi della catena, è stata dichiarata fallita, e a Reana del Rojale, che era ancora in attesa di riaprire.
Nel corso del colloquio, Rosolen ha confermato l’impegno della Regione sulla vertenza, in tutte le sedi opportune.
“Siamo vicini ai lavoratori di Mercatone Uno e assieme a loro accogliamo con cauto sollievo la pronuncia del tribunale di Bologna, che apre la strada allo sblocco degli ammortizzatori sociali”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, oggi a Udine, assieme alla consigliera regionale Chiara da Giau, al presidio tenuto presso la sede della Regione dalle organizzazioni sindacali e dai rappresentanti dei lavoratori dei tre punti vendita della Mercatone Uno del Friuli Venezia Giulia. “Siamo andati dai lavoratori – ha detto Shaurli – non solo per giusta solidarietà ma soprattutto per ascoltare e capire le ragioni di 1.800 persone, oltre 70 nella nostra regione, che si sono trovate senza lavoro da un giorno all’altro senza nemmeno il diritto alla cassa integrazione. Ora si attivino al più presto gli ammortizzatori sociali, ma soprattutto ci sia un impegno fermo e puntuale del Mise per il mantenimento dell’attività, con la Regione ad affiancare e vigilare”.
Per Shaurli “la sfida più grande e generale è dare un futuro certo ai lavoratori, una sfida con cui si stanno confrontando troppe aziende in un’Italia che pare a tutti gli effetti ripiombata nella crisi”.