Sono diversi i movimenti contro l’Europa, o per lo meno contro l’attuale modello economico di Europa. Per ascoltarne le motivazioni sono stati organizzati due convegni nel fine settimana a Tolmezzo e a Gemona, promossi dalla Casa per l’Europa di Gemona in collaborazione con il gruppo regionale del Me-Mmt (Mosler economics modern money theory).
“Criminalizzare i movimenti di protesta non serve a niente – informa una nota dell’associazione Casa per l’Europa – non sono gli ‘euroscettici’ che minacciano l’Ue, ma la reticenza dei governi nazionali a cedere la loro sovranità. Non bisogna confondere l’effetto, cioè la rabbia dei popoli, con la causa, ovvero l’Europa malfatta e malmessa”.
Una delle finalità statutarie dell’associazione è quella di promuovere il dibattito e il confronto. Inoltre, in ogni settore per decidere è necessario conoscere. Ecco perché il sodalizio, nel suo programma di attività 2013, ha previsto di dar voce anche a coloro che hanno posizioni diverse da quelle del “coro” sulla politica economica europea e in particolare sull’euro. Lo fa con la collaborazione del movimento Me-Mmt del Friuli Venezia Giulia che è riuscito a “mobilitare” per due convegni – il primo a Tolmezzo nella sala della Comunità Montana della Carnia il 14 dicembre alle 17, e il secondo a Gemona, sala consiliare di palazzo “Botòn” il 15 dicembre alle 10 – personaggi del calibro di Antonino Galloni e Daniele Basciu. Già direttore generale del Ministero del Lavoro, funzionario in diversi Ministeri finanziari e attualmente membro effettivo del Collegio dei Sindaci dell’Inps, Galloni è stato inoltre ricercatore all’Università di Berkeley in California, stretto collaboratore di Federico Caffè e ha insegnato nelle Università di Roma, Milano, Napoli, Modena e Cassino. Basciu è invece laureato in Scienze politiche con specializzazione in relazioni industriali. Ha un lavoro tecnico in una Pmi ed è appassionato di economia e studioso di finanza. È, inoltre, tra i fondatori in Italia del movimento Mmt.