“Una decisione preoccupante e ingiusta, in contrasto con le linee dell’Unione Europea secondo le quali i lavoratori transfrontalieri non possono essere discriminati rispetto ai lavoratori residenti”. Il presidente del Consiglio Sindacale Interregionale Italia Slovenia Roberto Treu commenta così il decreto del Governo sloveno, di imminente entrata in vigore, che condiziona i movimenti dei lavoratori transfrontalieri all’effettuazione di un tampone ogni sette giorni.
“Il provvedimento – commenta ancora Treu – penalizzerà in modo grave sia i diretti interessati che i datori di lavoro, anche alla luce degli ingenti costi legati all’effettuazione dei tamponi molecolari. Chiediamo pertanto che venga quantomeno accettato anche il ricorso a tamponi antigenici, anche con la predisposizione di postazione per i test sul confine”.