Secondo l’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano 2021, nel 2020 oltre il 40% delle aziende italiane ha sperimentato un aumento degli attacchi informatici. Questo perché in ogni settore vi è un ricorso massiccio a tecnologie digitali per svolgere diverse funzioni fondamentali. Diventa quindi imprescindibile proteggere le proprie infrastrutture digitali, perché hanno una grande importanza strategica e costituiscono la base su cui fondare il rilancio del paese alla pari delle infrastrutture fisiche.
Per queste ragioni beanTech si riconferma partner tecnico dell’Università degli Studi di Udine che anche quest’anno chiama a raccolta i migliori giovani talenti informatici, fra i 16 e i 23 anni, con l’obiettivo di selezionare i cyberdefender del futuro. Anche per il 2021, infatti, l’Ateneo friulano partecipa alla CyberChallenge.IT, il primo programma nazionale di addestramento di “hacker etici”, futuri esperti di sicurezza informatica. BeanTech supporta l’Ateneo friulano – attraverso il laboratorio di CyberSecurity del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche (DMIF) e in collaborazione con GLP e HTS-Hi Tech Services – mettendo al servizio dei giovani il proprio know how e partecipando attivamente alla creazione di esperti nel settore.
L’emergenza sanitaria non ha rallentato le attività dei cybercriminali che, complice la scuola da remoto (DAD) e il lavoro agile (smart working), hanno intensificato minacce ed attacchi informatici contro PMI e privati, scoprendo punti vulnerabili nei sistemi di sicurezza. “Per questo motivo ci occupiamo di diffondere la cultura della cyber security nelle aziende perché nell’era della digitalizzazione è necessario ripensare alla sicurezza informatica”, afferma Massimiliano Anziutti, CTO e socio fondatore di beanTech. “Questo aspetto è una cosa ancora molto trascurata anche se le aziende al giorno d’oggi sono sempre più basate sull’information technology. Dati sensibili, redditività e reputazione, ma anche gli asset di un’azienda necessitano di protezioni idonee. Lavorare da casa ha abbassato le difese e dato nuove opportunità per acce-dere alle reti aziendali, motivo in più per strutturarsi e proteg-gersi”.
Senza un adeguato sistema di protezione, tenere traccia di eventuali attacchi e contrastarli al momento opportuno comporterebbe un dispendio di tempo e risorse oltre ovviamente ad amplificare potenzialmente i danni. “Questi hacker non hanno morale, attentano ad ospedali e centri di ricerca provocando danni ingenti. Qui entra in campo il nostro supporto alla CyberChallenge” spiega Anziutti. “Crediamo nella formazione di hacker etici, che utilizzano il lato nobile dell’hacking per rendere più sicuro il Paese. Grazie a questo programma di addestramento abbiamo la possibilità di affiancare giovani talenti nel loro percorso di formazione e creare le basi per farli entrare, in futuro, nel nostro team di lavoro. Nelle passate edizioni della Challenge alcuni sono stati selezionati dall’Intelligence”.
Al programma CyberChallenge.IT, che si inserisce all’interno dell’Indirizzo Operativo n. 3 del Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica, possono partecipare i ragazzi dai 16 ai 23 anni che studiano nelle Scuole Superiori e nelle Università italiane. Vengono selezionati tramite due test svolti da remoto. In conclusione, si tratta una scuola per gli hacker etici del futuro, una comunità di giovani cyberdefender, anticamera per l’ingresso nella Nazionale italiana di sicurezza digitale: il TeamItaly.
Il percorso è basato sul gaming e culminerà in una competizione nazionale. Una sfida che propone un costante affinamento della ricerca informativa, l’acquisizione di nuove competenze, l’aggiornamento di chiavi di lettura e paradigmi interpretativi, anche a fronte di progressioni tecnologiche che, per caratura e velocità, stanno ridisegnando forme e contenuti di minacce, rischi e opportunità. Un approccio orientato alla gamification che si traduce nella partecipazione a competizioni in arene virtuali che simulano scenari di reti e ambienti lavorativi reali.