La decisione della Regione di sospendere temporaneamente la convenzione con Terna per l’elettrodotto Redipuglia–Udine, ha suscitano non poca preoccupazione in Confindustria. Il presidente Alessandro Calligaris (nella foto) ricorda come più volte la Federazione abbia manifestato alla politica la necessità di prendere decisioni rapide e concrete in merito alle questioni chiave per la competitività regionale, tra cui in primis le infrastrutture, siano esse viarie, elettriche, informatiche o energetiche.
“Già nel documento consegnato ai candidati regionali in campagna elettorale – dichiara il numero uno degli industriali – si faceva esplicito riferimento all’urgenza di restituire competitività alle aziende del territorio quale condizione imprescindibile per il rilancio socioeconomico dello stesso. In tal senso si rendevano urgenti tutta una serie di provvedimenti per l’avvio immediato di opere inderogabili quali ad esempio la Cimpello-Sequals, la Palmanova-Manzano e lo stesso elettrodotto. Le indubbie potenzialità e la posizione strategica della nostra regione vanno sfruttate, ma è chiaro che questo potenziale rimarrà tale se la classe politica e la società non saranno capaci di accettare e gestire con maturità i necessari cambiamenti”.
“Cambiamenti che – ricorda Calligaris – vanno guidati responsabilmente, ma celermente in quanto riguardano indistintamente tutti i settori: porto, ferrovie, autotrasporti, energia”.
Il presidente regionale di Confindustria ribadisce, dunque, la necessità di proseguire senza indugi o timori sulla strada delle opere utili al rilancio economico della regione.
“Questo ulteriore allungamento dei tempi – conclude – rischia viceversa di aggravare ancor più una situazione già da troppo tempo al limite e di mettere definitivamente in ginocchio il tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia, incrementando inoltre il rischio di abbandono da parte delle nostre imprese, sempre più tentate di trasferirsi in Paesi più attenti ai loro problemi e alle loro necessità”.