Con un decreto del vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, due ulteriori imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia hanno ottenuto il riconoscimento di bottega-scuola per la formazione di nuovi artigiani. Si tratta delle imprese Cimenti Licia di Tolmezzo e Legatoria Eva Seminara di Udine, che operano, rispettivamente, nei settori del restauro mobili e della rilegatura artistica di libri.
“In base al regolamento emanato nel maggio di quest’anno – ha spiegato il vicepresidente Bolzonello – un laboratorio artigiano può essere accreditato come bottega-scuola se risulta iscritto all’albo delle imprese artigiane, è guidato da un Maestro artigiano, la cui professionalità è ufficialmente riconosciuta in base a esperienza e competenze, ed opera in specifici ambiti dell’artigianato artistico e tradizionale, impegnandosi a valorizzare e tramandare, soprattutto alle nuove generazioni, saperi e mestieri”.
“L’obiettivo – ha sottolineato ancora Bolzonello – è la salvaguardia di attività tradizionali a rischio di estinzione e la promozione di specializzazioni richieste dal mercato del lavoro, ma difficilmente reperibili”. Sino ad oggi sono sei le ditte artigiane del Friuli Venezia Giulia che hanno chiesto l’accreditamento come botteghe-scuola e che, attraverso attività di insegnamento e diffusione di tecniche produttive, intendono concorrere al rilancio dell’artigianato in settori di eccellenza, che vanno dalla gioielleria, al restauro, alla lavorazione di stoffe, carta, pellame e legno, alla fotografia, all’abbigliamento.
Per ottenere il riconoscimento di bottega scuola le aziende artigiane in possesso dei requisiti previsti dal regolamento (approvato con decreto del presidente della Regione n.87 del 12 maggio 2014) devono presentare apposita domanda al servizio Sostegno e Produzione del comparto artigiano della direzione centrale Attività produttive della Regione. Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno.