Le imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia hanno resistito con coraggio e forza durante la pandemia e lo stanno facendo anche adesso, con la crisi energetica, la difficoltà nel reperimento di materia prima e i disagi causati dal conflitto, sempre anteponendo gli interessi dei propri collaboratori all’interesse del portafoglio. Lo ha detto questo pomeriggio l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, intervenuto in videoconferenza all’incontro promosso dall’Agenzia lavoro e SviluppoImpresa dedicato all’illustrazione delle linee contributive per le imprese artigiane.
Prendendo in esame i dati 2021, l’esponente della Giunta ha fatto notare come la nostra regione sia sesta in Italia per numero di imprese e come capacità di resilienza nel complesso momento che stiamo vivendo. Ringraziando gli artigiani per il loro alto senso di responsabilità e per la loro tenacia, ha ricordato l’impegno della Regione che, grazie a società come il Centro di assistenza tecnica per le imprese artigiane (Cata), ha fatto sentire e fa sentire la propria vicinanza con i fatti, concretamente.
Nel difficile momento della pandemia, con le limitazioni che ha comportato durante e dopo il lockdown, la Regione ha messo a disposizione, infatti, risorse importantissime con diversi bandi: 70 milioni di euro di spesa corrente a favore delle imprese del Fvg, per tantissime categorie, molte delle quali avevano codici Ateco appartenenti al mondo dell’artigianato.
L’assessore alle Attività produttive ha ricordato poi che il Friuli Venezia Giulia è una delle Regioni più virtuose in Italia per quanto riguarda gli strumenti messi a disposizione del comparto imprese: non mette in campo solo aiuti in denaro ma anche linee e canali contributivi che permettono alle imprese di traguardare al futuro con fiducia.
Altri due temi affrontati dall’esponente della Giunta durante la riunione sono stati il difficile reperimento di manodopera e la mancanza di passaggio generazionale che per le piccole e piccolissime imprese può significare anche la chiusura. Su questi due delicati fronti, la Regione ha messo in campo e continuerà a farlo, diversi strumenti di aiuto. La finalità è di accompagnare costantemente le imprese in percorsi di crescita, trasformazione e innovazione.