Nel giorno in cui si apre ufficialmente l’offerta pubblica di acquisto lanciata da Sparkasse su CiviBank, si alza anche il tono dello scontro. Che diventa anche politico.
Ad aprire una vera e propria battaglia è stato l’annuncio dell’adesione all’Opa di Friulia, che, in una nota, ieri ha fatto sapere che “eventuali progettualità concorrenti non hanno mai avuto contorni definiti”. La decisione, presa dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Federica Seganti, è maturata anche dal fatto che “l’operazione è in grado di mettere a sistema due istituti di credito a forte vocazione territoriale” e “consentirà di mantenere una cultura del fare banca legata al territorio di appartenenza e un legame costante con privati e imprese, sviluppando efficienza e profondità di prodotto e rispondendo al contempo alle richieste di aggregazione che stanno caratterizzando il mercato del credito”.
Dal canto suo, Civibank, che ieri ha nuovamente bocciato l’Opa, evidenziando come l’offerta “non avvantaggi gli azionisti”, ha criticato la scelta della Finanziaria regionale di schierarsi “senza attendere di leggere le posizioni ufficiali della friulana CiviBank in risposta all’Opa. Friulia – si legge ancora nella nota dell’istituto guidato da Michela Del Piero – non ha osservato il dettame di Consob in occasione delle offerte pubbliche. Probabilmente, ha pesato di più la prospettiva di realizzare subito i 440.000 euro di plusvalenza per rimpinguare il proprio bilancio o valutazioni di altro tipo, dopo che la finanziaria regionale era entrata nel capitale di Civibank solo pochi mesi fa, ai prezzi scontati dell’aumento di capitale”.
La presidente Del Piero, insomma, annuncia battaglia per la difesa “dell’autonomia dell’ultimo istituto friulano”, da un’Opa che il cda aveva già definito “ostile”.
Posizione, questa, respinta al mittente dall’assessore regionale Barbara Zilli, che oggi ha ricordato come il gettito fiscale non sia legato alla sede legale di un’azienda, ma a dove maturano le compartecipazioni. Sul tema dell’autonomia, poi, l’assessore alle finanze ha ribadito come “in un’epoca nella quale la Bce detta le regole e crea obbligatorie fusioni, per noi l’autonomia è garantire la crescita del territorio attraverso strumenti efficienti”.
Nel frattempo, dai consiglieri dem Roberto Russo, Franco Iacop e Roberto Cosolini è arrivata una richiesta di chiarimenti al governatore Fedriga. Analoga sollecitazione anche da Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) che ha annunciato un’interrogazione nel merito: “La vicenda di Civibank, al netto delle valutazioni sul processo di acquisizione in atto da parte di Sparkasse, è troppo importante per essere affrontata con superficialità e dichiarazioni a effetto. La Giunta regionale dica chiaramente qual è la sua posizione e quella di Friulia”.