Altro importante riconoscimento nazionale per Legacoop Fvg e per la cooperazione sociale regionale. Dopo la vicepresidenza nazionale, nella precedente tornata congressuale, di Orietta Antonini, presidente della cooperativa Itaca di Pordenone, e l’attuale presenza in presidenza nazionale di Michela Vogrig, vicepresidente regionale di Legacoopsociali, è giunta la recente nomina di Paolo Felice, vicepresidente vicario di Legacoop Fvg, a consigliere di amministrazione di Coopfond, il fondo mutualistico nazionale di Legacoop.
Felice è da una vita cooperatore sociale, con all’attivo varie esperienza nel settore nell’udinese: dapprima responsabile del laboratorio degli inserimenti lavorativi della cooperativa Hattiva, poi amministratore della cooperativa Arte e Libro e, infine, prima di iniziare a operare come funzionario di Legacoopsociali regionale, responsabile commerciale del Consorzio Cosm.
Non è un caso, a dimostrazione della forza e autorevolezza della cooperazione sociale regionale, che questi riconoscimenti nazionali a Legacoop Fvg provengano tutti da questo settore, che nacque circa mezzo secolo fa, nella Trieste della rivoluzione basagliana che portò alla chiusura dei manicomi.
Coopfond è la società che gestisce il Fondo mutualistico per la promozione cooperativa, alimentato dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative aderenti a Legacoop, oltre che dai patrimoni residui di quelle poste in liquidazione.
L’attività principale si realizza attraverso gli interventi rotativi, con i quali il Fondo può concedere finanziamenti, definendo tempi e modalità di rientro, oppure acquisire partecipazioni temporanee nel capitale delle cooperative, per contribuire a sostenere le diverse fasi di vita dell’impresa. Il Fondo mutualistico può, inoltre, acquisire partecipazioni stabili in società a partecipazione maggioritaria di cooperative, con l’obiettivo di contribuire a perseguire obiettivi strategici per il movimento cooperativo. Coopfond, infine, attraverso la sezione Promozione Attiva, può concedere contributi a fondo perduto, per iniziative e realtà di particolare rilevanza sociale e importanti per la diffusione dei valori e della cultura cooperativa.
La presenza di un cooperatore regionale all’interno del CdA del fondo rappresenta un’importante opportunità per la promozione di progetti cooperativi e per la creazione di nuove relazioni a livello nazionale.