Dal 1° luglio il servizio dell’Inps ‘La mia pensione’ è attivo anche per i lavoratori che hanno superato i cinquanta anni di età. L’applicazione permette di simulare la pensione che il lavoratore, presumibilmente, riceverà al termine dell’attività lavorativa. La simulazione si basa sulla normativa attualmente in vigore, sull’età, sulla storia lavorativa e sulla retribuzione o reddito.
Possono usufruire del servizio i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani e Commercianti, Coltivatori diretti, coloni e mezzadri), e alla Gestione separata. Il servizio era stato già attivato dallo scorso primo maggio per i lavoratori sotto i 40 anni e dal 1° giugno per quelli sotto i 50.
Dal 2016, poi, il servizio sarà disponibile anche per i dipendenti pubblici e per i lavoratori iscritti agli altri Fondi e Gestioni amministrate dall’Inps.
Il servizio, cui si accede via web dotandosi di un Pin ordinario, permette all’utente di controllare i contributi che risultano versati in Inps e accedere, eventualmente, al servizio di segnalazione contributiva per comunicare all’Inps i periodi di contribuzione mancanti; conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata; calcolare l’importo stimato della pensione ‘a moneta costante’, prescindendo cioè dall’andamento dell’inflazione; ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione).
Per confrontare diversi scenari e operare le scelte per costruire la propria futura pensione, il servizio consente di effettuare differenti simulazioni, modificando la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo, per verificare come retribuzioni diverse possano incidere sull’importo della futura pensione; la data di pensionamento, per stimare l’effetto economico di un posticipo; oppure, una combinazione delle due variabili retribuzione e data di pensionamento.