Una banca che vuole fare la banca. Pare un’ovvietà, ma in un periodo nel quale alcuni istituti di credito sono finiti nella bufera o – addirittura – falliti, la ‘normalità’ di FriulAdria finisce per fare notizia. Il bilancio 2015 si è chiuso con numeri positivi per la banca che ha il cuore a Pordenone e opera all’interno del Gruppo internazionale Cariparma Crédit Agricole, il quale può vantare il rating A3 di Moody’s, il più alto nel sistema bancario italiano.
Boom dei mutui casa
I valori parlano da soli. In forte crescita i mutui (+46,5%) e i finanziamenti alle imprese (+32%). Quasi 20 mila nuovi clienti Retail acquisiti e un utile di di oltre 34 milioni, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno, nonostante l’impatto (pari a 8,3 milioni di euro) dei contributi ai fondi ‘salva banche’. In sensibile crescita i crediti alla clientela, che incrementano del 3,5% anno su anno, raggiungendo quota 6,6 miliardi di euro soprattutto per effetto dello sviluppo dei mutui casa e dei finanziamenti alle imprese.
Alla luce dei risultati ottenuti, il dividendo che verrà proposto all’assemblea dei 15.700 azionisti – fissata per sabato 16 aprile al Teatro Verdi di Pordenone – è di 1,2 euro per azione, mentre il rendimento dell’azione si attesta al 2,80%.
Dalla parte del territorio
“La banca nel 2015 ha rappresentato un punto di riferimento costante e affidabile per le famiglie e le aziende del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, accompagnandone i progetti con competenze manageriali e consulenze specialistiche”, spiega la presidente Chiara Mio. “Centralità del cliente, solidità, territorio: sono queste le linee guida che hanno caratterizzato l’attività nel 2015 e che ci vedranno impegnati anche nel prossimo triennio”, le fa eco il direttore generale Roberto Ghisellini. Le strategie future vedranno la banca rafforzare la sua presenza in Friuli e aggredire il Veneto, partendo dal Veronese. Senza dimenticare l’implementazione del digitale.