E’ stato un incontro breve ma decisamente utile per comprendere le dinamiche del protocollo d’intesa sottoscritto qualche settimana fa tra Confindustria, Comune di Monfalcone, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e sindacati. Un documento importante e nuovo nel panorama lavorativo ed occupazionale locale, ma che porta con sé comunque ancora qualche dubbio. Per questo in molti, non solo ex dipendenti della Eaton, colpita recentemente da una forte crisi che ne ha determinato la chiusura, ma anche di persone che hanno perso il proprio lavoro e sono tutt’ora alla ricerca di una nuova occupazione, hanno accettato l’invito del comune a recarsi nel municipio Monfalconese per ascoltare i tecnici. Quanto sottolineato sia dal responsabile regionale, Manfrin, che dall’assessore Rosolen si indirizza nell’ottica non solo del necessario aiuto che le istituzioni devono fornire alle persone per poterle aiutare nella ricerca di un’occupazione, ma anche fornire loro gli strumenti adeguati per potersi reinserire correttamente all’interno delle dinamiche occupazionali. Ciò significa che, nel caso dovessero essere necessari dei corsi di formazione per determinati posti, l’amministrazione regionale si impegnerà nel fornirli e nell’aiutare chi si dovesse iscrivere a completare correttamente il percorso ed essere, dunque, reinserito. Tra le numerose preoccupazioni dei lavoratori, espresse direttamente all’incontro, anche la non competitività tra la manodopera italiana e quella straniera che, sfruttata, accetta spesso paghe troppo basse per poter controbattere, per un operaio italiano, con un’offerta minore. Anche in questo senso l’impegno di comune, regione e sindacati si è espresso all’unanimità.
Per il riassorbimento delle maestranze servono anche percorsi formativi
Incontro a Monfalcone tra sindacati, comune, regione ed operai colpiti dalle crisi aziendali
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