E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al quarto trimestre 2020, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.
Nei primi tre mesi del 2021 le esportazioni delle imprese distrettuali del Triveneto hanno segnato un netto incremento (+5,8%) che consente di ritornare ai livelli dello stesso periodo del 2019 (8,4 miliardi di euro). I distretti del Friuli-Venezia Giulia (FVG) sono risultati i più dinamici (+16,0% sul 2020 e +8,8% sul 2019); buono il recupero di quelli del Trentino-Alto Adige (+9,4% sul 2020 e +4,7% sul 2019), più attardati quelli veneti (+4,3% sul 2020 e -1,6% sul 2019). I maggiori aumenti rispetto al 2020 sono stati ottenuti nell’Asia Orientale e nel Nord America. In Europa, Francia e Germania hanno contribuito alla crescita del Sistema casa e della Metalmeccanica, mentre Svizzera e Regno Unito hanno causato i cali del Tessile Veneto e del Prosecco di Valdobbiadene.
“Nel primo trimestre dell’anno il Friuli Venezia Giulia spicca per l’elevata dinamicità dell’export distrettuale, che trova la ripresa grazie alle esportazioni sia del Legno e arredo di Pordenone sia degli Elettrodomestici di Pordenone. La capacità dei nostri imprenditori di saper cogliere i segnali dei mercati, unita alla qualità del made in Italy regionale e al forte legame tra le aziende appartenenti alle filiere produttive locali sono fattori vincenti”, commenta Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia. “L’Italia, infatti, è il paese dei distretti e delle filiere e Intesa Sanpaolo, grazie a Programma Sviluppo Filiere, offre strumenti e risorse a oltre 330 fornitori di 23 filiere produttive della regione che sviluppano nel complesso un giro di affari di quasi 6 miliardi di euro. Il nostro obiettivo è favorire ulteriormente l’accesso al credito per le PMI in questa cruciale fase di ripresa del ciclo produttivo”.
Il Friuli Venezia Giulia (600 milioni di euro di export nei primi tre mesi dell’anno) trova la ripresa grazie alle esportazioni del Legno e arredo di Pordenone (+26,5% su 1° trim 2019) nei comparti del mobile, dei pannelli e del legno da costruzione (che hanno visto una forte accelerazione di vendite in Germania, in Austria, negli Stati Uniti e in Cina), degli Elettrodomestici di Pordenone (+ 23,7% sul 1° trimestre 2020 e +13,8% sul 2019), cresciuti in Polonia e in Germania (mercati che avevano tenuto anche durante la pandemia) e ripartiti in Francia e Regno Unito.
Il Prosciutto di San Daniele cresce sul 2020 (+25,5%), mentre risultano in ritardo i restanti distretti: le Sedie e Tavoli di Manzano (-0,3% sul 2020) per la stagnazione del comparto contract, il Caffè di Trieste (-13,2%) e i Vini e distillati del Friuli (-18,8%) per le difficoltà dell’Ho.re.Ca.
Nel Trentino-Alto Adige (1,2 miliardi di euro 1° trimestre 2021) sono state trainanti la Meccatronica dell’Alto Adige (+16,3% sul 2020 e +12,5% sul 2019) e la Meccatronica di Trento (+16,4% sul 2020 e -9,2% sul 2019): il primo distretto ha completato una importante commessa funiviaria in Messico, il secondo è cresciuto in modo diffuso in Francia, Regno Unito e Stati Uniti grazie alla componentistica auto. Nell’agroalimentare, le brillanti performance dei distretti delle mele (Mele del Trentino +44,3% sul 2020 e Mele dell’Alto Adige +7,4%) e dei Vini e distillati di Trento (+5,4%), che grazie agli Stati Uniti sono gli unici vini ad essere cresciuti nel Triveneto, si contrappongono ai cali delle esportazioni per i Salumi dell’Alto Adige, i Vini e distillati di Bolzano e le Marmellate e succhi di frutta del Trentino-Alto Adige, sui quali ha influito il calo delle vendite in Germania. Cresce il Legno e arredamento dell’Alto Adige grazie al legno da costruzione e serramenti, mentre si riduce ulteriormente l’export del Porfido di Val di Cembra.
Tra i distretti del Veneto (6,6 miliardi di euro tra gennaio e marzo 2021) spiccano gli Elettrodomestici di Treviso (+33,7%) grazie a Germania, Belgio e Romania, l’Oreficeria di Vicenza (+29,1%), trainata dalla vendita di gioielli in oro negli Stati Uniti e Sudafrica, e la Termomeccanica di Padova (+24,4%) cresciuta in Francia, Germania e, con grande accelerazione, in Russia e Cina. Crescono anche i distretti veneti del mobile: Legno e arredo di Treviso (+9,6%), Mobile del Bassanese (+4,8%), Mobile in stile di Bovolone (+5,2%). Nella filiera metalmeccanica, le Macchine agricole di Padova e Vicenza recuperano i livelli pre-COVID, e così pure la Termomeccanica Scaligera, mentre risulta in ritardo la Meccanica strumentale di Vicenza. In evidenza poi le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova (+3,8% sul 2020), il Grafico veronese (+6,8%) e le Biciclette di Padova e Vicenza (+34,1%), nuovo distretto monitorato da Intesa Sanpaolo attivo sia nella fabbricazione di biciclette tradizionali che di e-bike, parti e accessori, con grandi possibilità di sviluppo nei prossimi anni sia nell’escursionismo che nella mobilità urbana. Nella filiera agroalimentare proseguono il loro percorso di crescita le Carni di Verona (+8,0% sul 2020) e i Dolci e pasta veronesi (+13,4%); torna a crescere l’Ittico del Polesine e del Veneziano (+7,3%), mentre i Vini Veronesi e il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene restano in territorio negativo (-4,3% i primi e -9,3% il secondo).
Nel Sistema moda, accanto alla crescita dell’Occhialeria di Belluno (+7,6%) e al balzo della Calzatura Veronese (+25,9%), si evidenziano la stazionarietà della Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna e il ritardo dei restanti distretti (le Calzature del Brenta, la Concia di Arzignano, il Tessile e abbigliamento di Treviso e il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno).