Si profila una ricostruzione targata Friuli Venezia Giulia per il nuovo ponte di Genova. Sono, infatti, ben tre le proposte formalizzate al commissario straordinario, Mario Bucci, che vedono protagoniste aziende della nostra regione. Sono quelle della Fincantieri, della Rizzani De Eccher e della Cimolai, che hanno presentato tre distinti progetti per il ponte che prenderà il posto di quello crollato ad agosto.
La novità di oggi, confermata stamani dai vertici del gruppo, è proprio quella della Cimolai, che ha presentato una proposta con una delle firme più autorevoli dell’architettura mondiale, lo spagnolo naturalizzato Svizzero Santiago Calatrava. Non è la prima volta che la Cimolai, uno dei più grandi costruttori al mondo, e Calatrava si ritrovano a lavorare insieme a grandissimi progetti. Lo hanno già fatto per la nuova stazione del World Trade Center di New York e per lo Stadio Olimpico di Atene, oltre che per il ponte sul Crati a Cosenza.
Sulla base dell’idea di un altro archstar mondiale, Renzo Piano, si è sviluppato il progetto della Fincantieri. Il colosso della navalneccanica ha presentato un progetto con la Salini Impregilo, il più importante gruppo italiano di costruzioni, e con la Italferr, del gruppo Ferrovie dello Stato, che è la più grande società di ingegneria in Italia. Il progetto prevede un costo di 230 milioni di euro e 12 mesi di lavoro a partire dalla consegna dell’area.
Nessun dettaglio è trapelato sul progetto presentato dalla De Eccher, colosso friulano delle costruzioni con cantieri in tutto il mondo. Dal quartier generale di Pozzuolo del Friuli arriva solo la conferma del deposito della proposta nelle mani del commissario straordinario.
La sensazione è che tutto resterà blindato, almeno fino a lunedì, quando la commissione di esperti avvierà l’esame dei progetti per valutarli e scegliere chi ricostruirà il ponte di Genova.