Sempre più difficile farsi pagare i crediti vantati. Lo ammettono le stesse società che si occupano del loro recupero. In Friuli Venezia Giulia a fine del 2012 ben il 6,6% delle impresa è in ritardo con i pagamenti, un dato in linea con la media italiana, peggiore nell’ambito del Nordest e, comunque, in crescita rispetto agli anni precedenti. Quando l’allungamento dei tempi per saldare le fattura diventa insostenibile per il creditore si apre la strada, quindi, per il suo recupero attraverso società specializzate, che intervengono con strumenti ‘morbidi’, come una serie di telefonate, prima di passare a maniere più incisive, come visite in azienda dei propri agenti. I risultati, però, dati alla mano sono limitati e, a causa della fase economica, in costante peggioramento.
Nella nostra regione, in base al rapporto annuale di Unirec, soltanto il 45% delle pratiche affidate alle società di recupero crediti dà un qualche risultato. La percentuale di quanto si recupera, però, è ancora più bassa: nel 2012 è stato appena il 22%, rispetto a una performance del 36% registrata l’anno precedente. Parallelamente, rispetto a un numero di pratiche affidate che è in leggera diminuzione, il loro valore complessivo è in aumento addirittura del 13 per cento.
“Sono ormai evidenti – commenta Alessandro Salvatelli, presidente di uno dei maggiori player nazionali, quale la Assicom di Buja – gli effetti negativi di una crisi economica che ha messo ormai alle corde le imprese e le famiglie italiane: difficile accesso al credito, aumento dei ritardi di pagamento, impennata delle domande di concordato, protesti e fallimenti in crescita”.
addio isola felice
In tale contesto, anche tra le aziende di recupero crediti sta avvenendo una selezione: oggi, cresce solo chi dispone di solida organizzazione e investe in tecnologia e risorse umane qualificate.
“Il Friuli Venezia Giulia e, più in generale, il Nordest italiano si sono a lungo posizionati tra i più virtuosi e affidabili in tema di credito – continua Salvatelli -; gli effetti della crisi sono, però, ormai sempre più evidenti anche in questi territori. Anche la nostra regione, cioè, registra oggi una fase di peggioramento della qualità del credito e della conseguente maggiore difficoltà di incasso che, pur assolutamente in linea con il trend nazionale, non consente più l’appellativo di ‘isola felice’ che di cui in passato poteva fregiarsi”.
Rossano Cattivello
14 luglio 2013