Dare piena applicazione al principio dell’equo compenso, anche per le professioni non ordinistiche, nei confronti della Pubblica amministrazione, monitorare la fase sperimentale dell’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, al fine di puntare a ridurre la percentuale dell’aliquota di contribuzione aggiuntiva prevista nel passaggio a una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali, nonché prevedere per i redditi da lavoro la riduzione delle attuali aliquote medie ed effettive dell’Irpef, in particolare per le classi di reddito medio-bassi, anche con l’obiettivo di incentivare l’offerta di lavoro.
Sono le richieste di Confcommercio Professioni rilanciate a livello locale anche dal gruppo di Confcommercio Udine coordinato da Fabio Passon.
In primo piano, come è emerso al convegno nazionale dedicato alle professioni non ordinistiche “#Professioni Restart, la ripartenza fra opportunità e criticità”, c’è naturalmente l’attuazione del Pnrr. “La nostra richiesta – aggiunge Passon – è di dare protagonismo alle professioni, attraverso strumenti idonei che sfruttino le opportunità della tecnologia e del digitale nel nuovo scenario post pandemia. Fondamentale anche facilitare l’accesso e la garanzia al credito, mentre per il welfare vanno promosse le coperture previdenziali e sanitarie integrative rispetto a quelle offerte dal sistema pubblico e misure per la conciliazione vita-lavoro”.