La montagna come nuovo centro nevralgico e aggregante per convegni, iniziative economiche e momenti di confronto. Con il grande “plus” di un contesto ambientale che nelle città e nelle periferie non si trova, capace quindi di assicurare un tocco in più alle iniziative promosse. È uno dei temi sui quali sarà modellata la discussione del quarto forum dedicato all’Alto Friuli e racchiuso sotto il cappello ‘L’economia della montagna friulana – Una sfida possibile’. L’appuntamento, giunto alla quarta edizione, è in programma per sabato 9 giugno, dalle 9 alle 17.15 presso la sede di Innova Fvg, in via Linussio, ad Amaro.
L’evento è promosso dal Rotary Club tolmezzino, assieme a quelli di Tarvisio, Gemona e Friuli Collinare e Maniago – Spilimbergo, in collaborazione con Innova Fvg e Carnia Industrial Park, nonché il sostegno, tra gli altri, di Eurotech.
Dopo i saluti di benvenuto di Michele Morgante, presidente di Innova Fvg, e Stefano Campanella, direttore del Distretto 2060 del Rotary Club, la giornata si aprirà con le riflessioni dei vari relatori, a cominciare da Massimo De Liva, Ad di Telefriuli e conduttore di FriulEconomy, che rifletterà sul quadro della situazione economica in Fvg; a seguire, previsti gli interventi di Andrea Moretti dell’Università di Udine (tema: “Turismo FVG; risultati, progetti, programmi, politiche?”), del presidente di Secab Andrea Boz (“Ambiente, energie rinnovabili e risparmio energetico per lo sviluppo della montagna”); spazio quindi alle considerazioni di Andrea Rasca, fondatore e Ad di MercatoMetropolitano (“Agroalimentare: interrompere un ciclo vizioso per iniziarne uno virtuoso. Food retailing per il 2030”), Roberto Masiero dell’Università IUAV (“Economia digitale: dal prodotto al processo) e Federico della Puppa, responsabile area Economia & Territorio di Smart Land Srl (“La montagna disincantata: problemi e prospettive fuori dalla retorica del paesaggio”). Le conclusioni saranno affidate a Luca Nassivera, presidente del Rotary di Tolmezzo, e Roberto Siagri, Ad di Eurotech.
Un momento di confronto fra la situazione della montagna di oggi e le prospettive di domani, con attori qualificati pronti a cogliere le sfide del cambiamento: questi gli ingredienti della giornata di Amaro. L’area montana, dove già oggi si concentrano molte realtà d’eccellenza sotto il profilo dell’industria e dell’innovazione, è chiamata in futuro a nuove sfide, trovando ulteriori dimensioni.