Dopo aver chiuso il 2017 in forte crescita, anche grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli, con alla fine un fatturato a 20,7 milioni di euro, i dati nei primi nove mesi di quest’anno mostrano un’ulteriore crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per Goccia di Carnia.
I volumi di vendita dell’azienda di Forni Avoltri sono pari a circa 150 milioni di bottiglie e hanno fatto registrare un tasso di crescita medio annuo del 6% nell’ultimo quinquennio.
“Merito della qualità dell’acqua oligominerale che sgorga dalla fonte di Fleons a 1.370 metri di quota e della crescente attenzione dei consumatori per acque di montagna che arrivano da zone incontaminate” spiega l’amministratore delegato Samuele Pontisso. I valori in etichetta di Goccia di Carnia sono garanzia di tutto ciò, a partire dal residuo fisso particolarmente equilibrato (74 mg/l) e dal livello di nitrato molto basso (soli 1,5 mg/l), importante indicatore di assenza di inquinamento.
“Attualmente – aggiunge Pontisso – Goccia di Carnia esporta in 8 Paesi esteri, tra cui Dubai e Russia: nel prossimo futuro ci saranno ulteriori sviluppi dell’export”.